I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

La crisi degli anni Settanta e la politica di distensione

▶ 14.1 Negli anni Settanta l’Occidente attraversa una fase di crisi per il declino del primato politico-economico degli Stati Uniti e per l’aumento del prezzo del greggio imposto dai paesi dell’Opec a partire dal 1973. La crisi energetica fa crescere l’inflazione, i costi di produzione e i prezzi dei prodotti, diminuendo l’offerta e disincentivando la domanda. La crisi economica che ne deriva (stagflazione) mina il Welfare State e favorisce lo sviluppo di visioni neoliberiste e monetariste. Nixon lascia la presidenza dopo lo scandalo Watergate (1974).

▶ 14.2 Sul fronte internazionale, la percezione della debolezza degli Stati Uniti prepara il terreno a una linea politica di distensione e di realismo, guidata dal segretario di Stato americano Kissinger. Usa e Urss si accordano sulla regolamentazione della corsa agli armamenti e il Trattato di Helsinki (1975) getta le basi per una maggiore stabilità diplomatica. Nel frattempo, al disimpegno delle truppe americane in Vietnam corrisponde una recrudescenza dell’offensiva vietcong verso sud. Il Vietnam è unificato dalle forze comuniste (1975). L’Unione Sovietica degli anni Settanta attraversa una fase di crisi causata dal decadimento dei costumi, dall’invecchiamento della classe dirigente e dal crescente dissenso nei confronti del potere costituito, sia in Russia sia nei paesi del blocco sovietico.

Transizioni democratiche e terrorismi

▶ 14.3 In Europa occidentale gli anni Settanta mostrano tendenze contraddittorie. Da un lato le dittature mediterranee in Portogallo, Spagna e Grecia cedono il passo a processi di democratizzazione. Dall’altro, si affermano nuove ondate di violenza politica, da parte di gruppi che mescolano nazionalismo e marxismo come in Irlanda del Nord e Spagna o di formazioni di lotta anticapitalista e antiimperialista in Germania Ovest e Italia.

Thatcher, Reagan e la Comunità economica europea

▶ 14.4 Una seconda crisi petrolifera nel 1979 accelera il declino delle vecchie strutture industriali e favorisce l’automazione della produzione. I cambiamenti innescati portano a una crisi del Welfare State nel mondo occidentale. Nel Regno Unito, la “rivoluzione” thatcheriana cavalca la crisi dello stato sociale e avvia un programma di privatizzazioni e di tagli alla spesa pubblica. Lo stesso percorso di restringimento della spesa pubblica e ampliamento della spesa militare è percorso dagli Stati Uniti di Reagan. Forte anche della spinta propulsiva del nuovo asse diplomatico franco-tedesco, la Comunità economica europea avvia un percorso di maggiore integrazione monetaria e libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone che culmina con la firma del Trattato di Schengen (1985).

La “seconda guerra fredda” e le tensioni in Europa orientale

▶ 14.5 Il presidente statunitense Carter inasprisce i rapporti diplomatici con l’Urss e i paesi del blocco sovietico: le crescenti tensioni scatenano la cosiddetta “crisi dei missili” e una guerra propagandistica fra i due blocchi. In Afghanistan si misura lo scontro a distanza tra le due superpotenze: l’Unione Sovietica instaura un governo filorusso e gli Stati Uniti sostengono la resistenza islamica. Il conflitto (1979-89) rappresenta una delle più gravi sconfitte dell’Armata rossa. Il blocco sovietico attraversa una crisi economica e sociale dal centro alla periferia. La Romania di Ceausescu mira a raggiungere il pareggio del debito pubblico con costi sociali altissimi, la Cecoslovacchia avvia una politica di normalizzazione autoritaria, mentre la Iugoslavia, dopo la morte di Tito, attraversa una grave crisi istituzionale e deve fare i conti con i nazionalismi emergenti nelle sue repubbliche. In Polonia, dopo l’elezione del nuovo papa (1978), il polacco Karol Wojtyla, si apre contro il regime una forte contestazione, guidata dal movimento sindacale Solidarność. Il sindacato viene messo fuori legge dopo la presa di potere del generale Jaruzelski il 13 dicembre 1981.

linea del tempo

1971; 15 agosto 1971 Nixon sospende la convertibilità del dollaro con l’oro; 1973 prima crisi energetica; 1974 fine della dittatura dei colonnelli in Grecia, dimissioni di Nixon; 1974 rivoluzione dei Garofani in Portogallo; aprile 1975 unificazione del Vietnam; 1° agosto 1975 ratifica del Trattato di Helsinki; novembre 1975 morte di Francisco Franco; 15 novembre 1975 nasce il G7; 1979 seconda crisi energetica; 1979 Margareth Thatcher alla guida del Regno Unito; 1979-89 guerra in Afghanistan; 1981 Ronald Reagan diventa presidente Usa; 1982 guerra delle Falkland; 1985 firma del Trattato di Schengen

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Storie. Il passato nel presente - volume 3
Storie. Il passato nel presente - volume 3
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