L’Aids
L’Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome, “sindrome da immunodeficienza acquisita”) è una malattia virale provocata dall’infezione da parte del virus dell’immunodeficienza umana, l’Hiv (Human Immunodeficiency Virus). L’azione dell’Hiv causa la perdita di efficienza del sistema immunitario ed espone chi ha contratto il virus a ulteriori infezioni (come la tubercolosi) o a particolari forme tumorali. L’Aids è stata clinicamente osservata per la prima volta nel 1981, su pazienti ricoverati negli Stati Uniti, ma la malattia era già nota da tempo.
Un gruppo di scienziati ha recentemente stabilito che il primo contagio umano da parte di un virus simile a quello dell’Hiv risale al 1920, nella città di Kinshasa (al tempo Leopoldville nel Congo belga) e fu trasmesso da uno scimpanzé. La grandezza della città, in piena espansione anche per via del grande afflusso di persone (oltre un milione l’anno) dovuto alla nuova rete ferroviaria, le scarse condizioni igieniche delle strutture sanitarie locali e la diffusione della prostituzione costituirono le premesse per il contagio che cominciò a dilagare fra gli anni Quaranta e Sessanta dapprima in Africa e poi nel resto del mondo.
All’inizio degli anni Ottanta, il rapido decorso della malattia e l’alta percentuale di morti fra chi la contraeva suscitarono l’allarme generale in Occidente, in un’epoca in cui l’opinione pubblica pensava che le più gravi malattie infettive fossero state debellate. In una prima fase l’epidemia sembrò riguardare solo omosessuali e tossicodipendenti, alimentando i pregiudizi verso queste categorie, ma presto divenne evidente la sua capacità di colpire chiunque, trasformandosi in una pandemia globale. Solo nel 1986 fu identificato con certezza il virus dell’Hiv, trasmissibile attraverso l’attività sessuale non protetta, le trasfusioni di sangue infetto, le siringhe, il contagio di madre in figlio durante la gravidanza e l’allattamento.
A scuotere l’opinione pubblica fu, nel 1985, la diffusione della notizia della malattia dell’attore americano Rock Hudson, che attirò l’attenzione mediatica sulla malattia. Il caso più celebre fu quello del cantante Freddie Mercurie, il frontman dei Queen, morto nel novembre 1991, il giorno dopo aver comunicato pubblicamente di esser affetto dalla malattia.
Si calcola che dall’inizio degli anni Ottanta a oggi siano state infettate dall’Aids circa 76 milioni di persone e ne siano morte circa 35 milioni in tutto il mondo. Si sono fatti notevoli progressi nella prevenzione e nella cura di questa malattia, anche se nel 2016 risultano ancora infette circa 37 milioni di persone. Il continente di gran lunga più colpito resta l’Africa (soprattutto quella subsahariana), dove, secondo i dati del 2016, sono oltre 25 milioni le persone contagiate (quasi il 60% donne); quasi un terzo della popolazione mondiale infettato e ucciso dall’Aids è di origine africana.