I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

VERSO UNA CONTINUA ESPANSIONE

▶ 2.1 A cavallo tra XVII e XVIII secolo si registra in Europa una forte espansione demografica, sostenuta da crescita economica, diffusione del lavoro salariato, miglioramento dell’alimentazione e delle condizioni igieniche. Nel Settecento si può parlare a ragione di una rivoluzione agricola: si diffondono metodi intensivi di coltivazione capaci di aumentare la redditività dei terreni, si moltiplica l’iniziativa privata anche in ambito agricolo e, in Inghilterra, si intensifica la pratica delle recinzioni, le cosiddette enclosures, per razionalizzare il suolo coltivabile e concentrare gli investimenti. La popolazione agricola si sposta verso le città, dedicandosi al commercio e alla manifattura. Tra gli effetti della crescita demografica si registrano l’aumento della domanda e dei prezzi al dettaglio.

▶ 2.2 Tra le trasformazioni settecentesche, un ruolo centrale spetta alla rivoluzione industriale, di cui l’Inghilterra è il cuore pulsante, che modifica i metodi produttivi e incide in profondità sui consumi, l’organizzazione del lavoro e gli stili di vita individuali e sociali. Uno dei settori maggiormente interessati da tale rivoluzione è quello del cotone, importato in grande quantità dalle colonie del Nuovo Mondo. Gli imprenditori inglesi intercettano la domanda sempre più ampia di tessuti leggeri, lavabili e resistenti e cercano di renderne la produzione competitiva e a basso costo grazie all’utilizzo prima di filatrici meccaniche e poi di macchine a vapore. I lavoratori iniziano a concentrarsi in luoghi definibili come “fabbriche” e l’impiego delle macchine fa svalutare i mestieri tradizionali incentrati sull’artigianalità. Il legno viene intanto sostituito con il ferro, più resistente e plasmabile, come materia per la costruzione delle macchine, mentre il carbon fossile, di cui è ricco il sottosuolo inglese, è impiegato nei processi di combustione.

IL RUOLO GUIDA DELL’INGHILTERRA

▶ 2.3 L’Inghilterra è lo Stato in cui esistono le condizioni perché si attui questa trasformazione economica (agricoltura sviluppata, rete mercantile attiva, disponibilità di risorse e capitali, protezione della proprietà privata) e in alcune zone si creano concentrazioni di fabbriche. Nel nuovo sistema produttivo diventa cruciale la divisione dei compiti: ciascun lavoratore deve concentrarsi su un compito circoscritto, ripetendo pochi semplici gesti in maniera veloce e senza errori. Adam Smith teorizza tale aspetto del lavoro in fabbrica e riflette sul valore delle merci prodotte, determinato sia dal tempo impiegato per produrle sia dai mezzi di produzione. Il mercato, sostiene Smith, ha leggi sue proprie fondate sulla concorrenza e lo Stato non deve intervenire in tale campo.

NUOVI STILI DI VITA

▶ 2.4 Nel corso del Settecento l’acquisto di certi prodotti inizia a essere segno di una condizione più agiata e a marcare la distinzione fra gruppi sociali. Questo porta alla diffusione di beni di minore costo e qualità, ma destinati a una distribuzione più larga e omogenea; nasce un consumo di massa. Le abitazioni cittadine si trasformano nell’organizzazione degli spazi, mentre con i nuovi arredi si cerca di rendere più confortevole la vita al loro interno. L’illuminazione si diffonde sia negli ambienti domestici che nelle pubbliche vie e migliorano le condizioni igieniche grazie al più ampio uso di acqua e alla smacchiabilità dei capi in cotone.

▶ 2.5 Sempre più persone si spostano dalle campagne alle città in cerca di lavoro. La crescita dei centri urbani avviene però in maniera caotica, senza che siano realizzate le infrastrutture necessarie a garantire condizioni igieniche accettabili. Fatta eccezione per i lavoratori qualificati, la meccanizzazione dei processi produttivi rende superfluo il possesso da parte della manodopera di particolari competenze o abilità. Ciò permette di impiegare individui, come donne e bambini, che accettano paghe bassissime e ritmi di lavoro estenuanti. I primi scioperi si registrano a inizio Ottocento e frequenti sono gli atti di sabotaggio delle macchine, come per esempio le iniziative dei luddisti. A tale disagio alcuni imprenditori cercano di porre rimedio favorendo miglioramenti nelle condizioni lavorative e remunerative degli operai.