FONTI - Le risoluzioni del IV Congresso della Seconda Internazionale

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Le risoluzioni del IV Congresso della Seconda Internazionale

Pur approvate spesso senza il voto dei delegati britannici, le risoluzioni prese al Congresso di Londra del 1896 esprimevano al meglio le posizioni della Seconda Internazionale. Si riprendevano temi classici come l’importanza dell’educazione e i limiti alle ore di lavoro. Ma in più si analizzavano i meccanismi dell’industrializzazione e i problemi connessi alle migrazioni, si dichiarava la questione femminile parte integrante della battaglia emancipazionista e si condannavano imperialismo e militarismo.

1. Le condizioni della conduzione della terra e l’articolazione delle classi all’interno della popolazione rurale nei diversi paesi sono troppo varie per rendere possibile il formulare un programma che tenga uniti i partiti dei lavoratori di tutti i paesi […].


2. Il Congresso dichiara che, in vista della realizzazione dell’emancipazione dei lavoratori […] la conquista del potere politico è di enorme importanza […] e domanda il suffragio universale […].

Il Congresso dichiara altresì che l’emancipazione politica delle donne è inseparabile da quella dei lavoratori e perciò chiama le donne in tutti i paesi a lavorare e a organizzarsi politicamente al fianco dei lavoratori. Il Congresso si dichiara favorevole alla piena autonomia di tutte le nazioni ed esprime la sua simpatia ai lavoratori di ogni paese che soffrono sotto il giogo del dispotismo militare, nazionale o di altro tipo. […]

Il Congresso afferma che, benché sotto il pretesto religioso o dell’interesse della cosiddetta civilizzazione, l’espansione coloniale è solo un altro nome per l’espansione dell’area di sfruttamento capitalistico, ad esclusivo interesse della classe capitalista.


3. […] Questo Congresso considera che l’azione nazionale e internazionale nel senso pienamente socialista [della socializzazione dei mezzi di produzione] sta diventando più necessaria ogni giorno, considerata la sparizione della libera concorrenza e la rapida crescita dei monopoli nazionali e internazionali controllati da enormi organizzazioni della classe capitalista. Il petrolio, il cotone, certi minerali, ampie miniere di ferro etc. sono ora controllati da società di capitalisti che aspirano a stabilire sia i prezzi sia i salari in questi settori.

[…] Dovrebbe essere compito cruciale dei sindacati di ogni paese fare in modo che i lavoratori provenienti da altri paesi divengano membri del sindacato del loro settore e che non lavorino per salari inferiori a quelli stabiliti dai sindacati. […]


4. […] Gli eserciti permanenti, il cui mantenimento anche in tempo di pace sfinisce la nazione e i cui costi sono sostenuti dalla classe operaia, aumentano il pericolo di guerra fra le nazioni e allo stesso tempo favoriscono la brutale oppressione del proletariato di tutto il mondo. […]


5. […] Il Congresso dichiara che l’età minima alla quale i bambini dovrebbero terminare l’obbligo scolastico per poter essere impiegati in fabbrica o nell’industria a domicilio andrebbe portata il più rapidamente possibile a 16 anni in ogni paese. […]

Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900