Per riprendere il filo…
La disgregazione o la crisi dei complessi organismi politici sui quali si basavano gli imperi asiatici (Cina, India, Persia) offrì ai paesi europei la possibilità di affermare nuove forme di influenza e di stabilire un controllo più deciso sulle tratte commerciali. Anche l’Africa e le Americhe erano diventate parte integrante di un sistema complesso di scambi e di sfruttamento della forza lavoro, nel quale gli Stati del Vecchio continente riuscirono a svolgere un ruolo centrale, pur rimanendo al loro interno incentrati sull’agricoltura e sull’artigianato. Il rapporto fra la popolazione e le risorse rimaneva centrale, anche per gli andamenti demografici: le fasi di crescita erano intervallate da altrettante fasi di contrazione, a cadenza pressoché regolare. Uno degli stimoli più forti all’interruzione di questo meccanismo era proprio la formazione di un’economia planetaria, che incentivava la competitività e imponeva la necessità di velocizzare i processi produttivi.