FONTI - Lettere dalla “Merica”

Le migrazioni sono state a lungo descritte come un’esperienza per lo più maschile, individuale, di rottura rispetto all’ambiente d’origine e quasi esclusivamente centrata sulla dimensione economica. Molte lettere, fra cui quella di Maria Granelli datata 1892, raccontavano però di donne migrate in America e che lì non solo contribuivano al precario equilibrio economico familiare, ma tenevano le fila dei rapporti fra emigrati e parenti rimasti in patria, tentando nel frattempo di (ri)costruire la propria dimensione affettiva grazie ai meccanismi tipici delle catene migratorie.

Navi yorch il giorno 1 dell’corente mese dell’1893

Mio Caro Maritto riscontro la tua desiderata letera unde mi ralegro a sentire che tu godi una perfeta salute e cosi ti poso asecurare di me che io sto bene in sieme a tuoi cari fratelli.

caro marito ti fo sapere che io adesso o scrito a casa a tu padre che io voglio che venghi qui ancha te adeso sentirai che cosa dicce perche io il denaro per venire via io non te li posso mandare se percaso dicca che non te li posso [può] dare mi scriverei che io mi li faro inprestare e poi te li mandero subito che alora verai che io non voglio più stare cosi tutti li altri qualche duno da dire qualche parola eda io non o nesuno io sono abastanza stufa di stare da sola […]

caro marito ti prego di stare allegro non pensare male di me che io sto bene mango più che quando ero a casa. in quanto alla salute io sto bene ma inquanto a te non sto bene cosi voglio che venghi qui […]

io sono stata ferma un messe senza lavorare perche le frabiche sono state ferme adeso pare che cominccia andare come prima

Caro marito ti prego di portarmi quelo che tio scrite il mio vestito nero e due giache o tre e tutto quelo che rioscita e portami qualche cosa anche per me porta un po’ di formagio che qui sono tanta caro sono tutto la roba tanto cara

sento che mi dicce che ti scriva di speso ma io ti o scrita gia tante volte non so se le ricevute […] se vieni ancora alora io viglio canbiare casa perche qui dove sono si paga tropo perche il andrea non ci sta piu […]

Navy yorch: L’ignoranza porta spesso i migranti a storpiare i nomi dei luoghi da cui scrivono, anche quando sono metropoli note in tutto il mondo come New York.

mango più... casa: Nonostante la precarietà del lavoro e l’alto costo della vita, i migranti riescono spesso a garantirsi una dieta migliore di quella cui sono abituati in patria, soprattutto se provengono dalle zone rurali più arretrate del paese.

ferma... mese: La precarietà del lavoro, anche in fabbrica e in una grade città, è una condizione tanto frequente quanto dura per gli immigrati, che sono spesso pagati a giornata.

non so se le ricevute: Nonostante il miglioramento dei servizi postali, la mancanza di notizie dai propri cari e l’incertezza sull’arrivo delle proprie lettere acuisce il senso di distacco da casa.

andrea non ci sta piu: Dividere un appartamento fra familiari o compaesani è pratica diffusa fra gli immigrati, che così risparmiano e si garantiscono la compagnia di persone fidate.