I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

GLI STATI ITALIANI DOPO IL QUARANTOTTO

▶ 13.1 Dopo il Quarantotto Leopoldo II di Toscana abroga lo Statuto e ripristina la pena di morte. Anche Pio IX assume posizioni reazionarie, annullando tutti gli atti della Repubblica romana. Durissime sono le repressioni nel Lombardo-Veneto, a opera del governatore Radetzky, e nel Regno delle Due Sicilie.

Nel Mezzogiorno i movimenti liberali e democratici escono indeboliti dalla repressione e i loro tentativi insurrezionali hanno tutti esito fallimentare. L’economia locale ha molte criticità e non costituisce un sistema competitivo.

Nel Regno di Sardegna, Vittorio Emanuele II mantiene invece lo Statuto albertino e garantisce ampie libertà d’espressione, cercando di intercettare le simpatie dei borghesi e dei liberali.

▶ 13.2 Camillo Benso di Cavour diviene presidente del Consiglio (1852) e governa con la sinistra moderata di Rattazzi. Grazie al suo lavoro lo Stato sabaudo avvia una profonda modernizzazione, assume una posizione centrale nello scacchiere geopolitico italiano e porta avanti il processo di laicizzazione.

Per guadagnare la considerazione delle potenze europee, Cavour consolida i rapporti con il Regno Unito e aderisce all’alleanza franco-britannica nella Guerra di Crimea (1855), grazie alla quale può denunciare alle nazioni europee l’instabilità prodotta da Vienna nella penisola. Dopo il conflitto Cavour sigla con Napoleone III un accordo a Plombières (1859), che garantisce aiuto al Piemonte in caso di aggressione da parte degli Asburgo e, in caso di vittoria, prevede la cessione alla Francia della Savoia e di Nizza in cambio della creazione di un Regno dell’Alta Italia sotto Vittorio Emanuele II.

IL PROCESSO DI UNIFICAZIONE

▶ 13.3 Negli anni che precedono l’unificazione territoriale italiana gli elementi di coesione nazionale risultano deboli e la realtà della penisola appare frammentata sotto tutti i punti di vista. A smuovere la situazione sono le iniziative diplomatico-militari del Piemonte, che scatenano il conflitto con gli Asburgo e l’entrata in guerra delle truppe napoleoniche. In seguito ai successi delle truppe franco-piemontesi, dei volontari guidati da Garibaldi e dei democratici e affiliati alla Società nazionale – mentre Cavour organizza i plebisciti per l’annessione dei territori insorti al Regno di Sardegna – Napoleone III medita il ritiro anticipato dal conflitto, poi concretizzatosi nell’Armistizio di Villafranca.

▶ 13.4 A proseguire nel processo di unificazione è un gruppo di volontari (i Mille) che, sotto la guida di Garibaldi, organizza nel 1860 una spedizione per liberare la Sicilia dal dominio borbonico. Dopo le primissime fasi, durante le quali i volontari sono accolti con sospetto dalla popolazione, la spedizione riceve ampio seguito anche grazie al fascino personale e all’abilità comunicativa del generale. Di trasformare l’entusiasmo momentaneo in più solido consenso si occupa, con molte difficoltà, Crispi, mentre i comandanti garibaldini sono costretti a ricorrere alla repressione armata per mantenere l’ordine tra la popolazione.

LA NASCITA DEL REGNO D’ITALIA

▶ 13.5 Dopo aver conquistato la Sicilia, Garibaldi sbarca in Calabria. Francesco II compie un’inattesa svolta in senso costituzionale, perdendo però l’appoggio sia dei democratico-liberali che dei clerico-conservatori. La strada per Garibaldi è spianata e, mentre l’“eroe dei due mondi” entra a Napoli, il re fugge a Gaeta. Il successo garibaldino preoccupa Cavour, che concorda con Napoleone III l’invio di un contingente per bloccare le truppe dirette verso Roma. Le truppe sabaude e l’Esercito meridionale si incontrano a Teano (ottobre 1860), dove Garibaldi affida a Vittorio Emanuele il Sud appena liberato. Intanto sono annessi al Regno di Sardegna gli ex possedimenti pontifici e borbonici. La caduta di Gaeta e la fuga di Francesco II a Roma consentono, il 17 marzo 1861, la nascita del Regno d’Italia, privo ancora del Veneto e del Lazio.

linea del tempo

1852 Cavour presidente del Consiglio; 1855 partecipazione del Regno di Sardegna alla Guerra di Crimea; gennaio 1859 alleanza franco-piemontese; aprile-luglio 1859 “Seconda guerra d’Indipendenza”; luglio 1859 Armistizio di Villafranca; marzo 1860 plebisciti in Centro Italia; maggio 1860 sbarco dei Mille a Marsala; agosto 1860 sbarco dei garibaldini in Calabria; settembre 1860 fuga di Francesco II a Gaeta; ottobre 1860 battaglia del Volturno incontro di Teano; febbraio 1861 caduta di Gaeta e fuga di Francesco II a Roma; marzo 1861 nascita del Regno d’Italia; 1863 fondazione della Croce Rossa

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Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900