I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

Un secolo di cambiamenti

▶ 16.1 Tra i principali effetti della crisi che attraversa l’Europa nel XVII secolo ci sono: arresto della crescita della popolazione (paesi mediterranei e spazio tedesco), antagonismi religiosi, impoverimento delle campagne (Francia), crisi della manifattura tessile (territorio fiammingo e italiano), aumento dei conflitti sociali e dei particolarismi regionali, contrazione degli scambi commerciali (Mar Baltico e Mare del Nord). Inghilterra e Province Unite, d’altra parte, vedono invece crescere le proprie esportazioni e in Scandinavia si verifica un primo allargamento dei mercati interni. In tutto il continente si assiste a tensioni tra istituzioni politiche e sociali che cambiano, a un inasprimento del conflitto sociale, ma anche alla richiesta di partecipazione alla vita pubblica da parte di nuovi soggetti sociali.

▶ 16.2 La Spagna di Filippo III (1598-1621) risponde alla crisi economica e alle difficoltà nel controllo dei domini della corona individuando nemici esterni (la Francia, l’Inghilterra) e interni (i moriscos) e aumentando la pressione fiscale.

Il Sacro Romano Impero, sotto la guida di Mattia e di Ferdinando II, modifica la proprie politiche di tolleranza religiosa a vantaggio di una svolta verso un cattolicesimo intransigente.

In Francia, con i ministri de Sully e Richelieu, vengono rafforzati la burocrazia, l’esercito e le strutture statali deputate al prelievo fiscale e al controllo delle province.

La guerra dei Trent’anni

▶ 16.3 Gli antagonismi religiosi e le tensioni politiche presenti nei domini tedeschi della corona asburgica rispondono a due leghe politiche contrapposte: l’Unione evangelica, protestante, guidata da Federico V, e la Lega cattolica, che si riconosce nella guida di Massimiliano I di Baviera. La successione al trono boemo, in bilico tra il cattolico Ferdinando II e il calvinista Federico V, fa scoppiare uno scontro su scala internazionale. Da un lato la Spagna e l’imperatore asburgico, dall’altro Federico V, la Danimarca, le Province Unite e l’Inghilterra.

Dal 1618 al 1635 l’asse cattolico iberico-austriaco ottiene considerevoli affermazioni sul campo di guerra, ma una svolta è impressa al conflitto dall’ingresso in guerra della Francia a fianco dello schieramento protestante. La Spagna, impegnata su più fronti (Germania, Paesi Bassi, confini francesi) cede.

La Pace di Vestfalia (1648) riconosce la sostanziale vittoria della Francia e del fronte protestante e antiasburgico.

Ribellioni e rivolte

▶ 16.4 In diverse aree d’Europa si registrano rivolte contro i poteri centrali, scatenate dalla difficile situazione e dalle pesanti conseguenze dei conflitti: insurrezione della Catalogna, indipendenza del Portogallo, sollevazione a Palermo e Real Repubblica nel Regno di Napoli, Fronda dei principi e Fronda parlamentare in Francia.

Nella Confederazione polacco-lituana cosacchi e tatari si ribellano con l’aiuto dello zar Alessio Romanov, che ottiene il possesso Kiev.

Il secolo della scienza

▶ 16.5 Nel XVII secolo si assiste a una serie di progressi in campo filosofico e scientifico (poi definiti “rivoluzione scientifica”). Viene finalmente legittimata la teoria eliocentrica di Copernico, che pone il sole al centro del sistema planetario. La natura viene indagata con metodi razionali partendo dall’osservazione diretta, e non più in base alle dottrine ufficiali. Si pone il problema della separazione tra scienza e fede, anche se forte è la repressione dell’Inquisizione che condanna a morte Giordano Bruno e costringe Galilei all’abiura. Il Seicento è anche il secolo della promozione del sapere scientifico, operata da numerose Accademie e società spesso sovvenzionate da regnanti e aristocratici.