La figura di Elisabetta d’Inghilterra è stata al centro di numerosi prodotti cinematografici e televisivi. Meritano sicuramente attenzione due film del regista pakistano Shekhar Kapur, Elizabeth (1998) ed Elizabeth: the Golden Age (2007), incentrati su due diverse fasi del regno dell’ultima sovrana della dinastia Tudor. Il primo è focalizzato sulla scelta della regina di non prendere marito, nonostante una folta schiera di corteggiatori. Il secondo si concentra sul tentativo di difendere l’Inghilterra dagli attacchi di Filippo II di Spagna e sul contemporaneo tentativo di gestire le tensioni interne del paese, generate anche dall’assenza di un erede al trono.
La critica ha giustamente evidenziato l’idealizzazione del personaggio di Elisabetta che emerge da queste pellicole, nonché i toni forzatamente anticattolici: molte delle responsabilità dell’instabilità politica inglese vengono infatti ricondotte alle trame papiste.
Nel 1944 il regista sovietico Sergej Michajlovič Ejzenštejn completò il film biografico Ivan il Terribile, primo di una progettata trilogia. L’opera fu realizzata con il beneplacito del dittatore e segretario generale del partito comunista Iosif Stalin, che intendeva sfruttare sul piano propagandistico la figura mitica di Ivan IV per giustificare le proprie scelte politiche. Il prodotto tuttavia non rispose alle aspettative del regime: Ejzenštejn rifiutò i toni celebrativi e scelse invece di mettere in evidenza le contraddizioni dello zar, nonché le conseguenze funeste delle sue politiche militari.
La lavorazione del secondo film – La congiura dei Boiardi – terminò nel 1946, ma la pellicola fu bloccata dalle autorità e distribuita solo nel 1958, quando il regista era ormai morto da dieci anni (e Stalin da cinque) ed erano quindi venute meno le precedenti ragioni di tensione. Del terzo film furono girate solo poche scene.