La morte di Orlando (da La Chanson de Roland)

Morte di un combattente per il re e per la fede La morte di Orlando da La Chanson de Roland Lassa 173 Orlando sente che la morte lo invade, dalla testa sul cuore gli discende. Sotto un pino se ne va correndo, prono, piegato sull erba verde s è coricato prono, sotto di sé mette la spada e il corno. pagana gente, gli Arabi Ha rivolto il capo verso la pagana gente: l ha fatto perché in verità desidera che Carlo dica a tutta la sua gente che da vincitore è morto il nobile conte. sovente, più volte tende il guanto, si sottomette Confessa la sua colpa rapido e sovente, per i suoi peccati tende il guanto a Dio. Lassa 174 Orlando sente che il suo tempo è finito. poggio, collina Sta sopra un poggio scosceso, verso Spagna; con una mano s è battuto il petto: mea culpa, colpa mia «Dio! mea culpa, per la grazia tua, dei miei peccati, dei piccoli e dei grandi, che ho commesso dal giorno che son nato ASSONANZA rima imperfetta in cui si ripetono le vocali solo alla fine del verso. DENTRO IL TESTO fino a questo giorno in cui sono abbattuto! Il guanto destro ha teso verso Dio. Angeli dal cielo sino a lui discendono. METRO: nel testo originale, lasse (strofe) assonanzate Lo stile della Chanson de Roland è semplice. Ci sono molte ripetizioni e la stessa situazione è ripetuta più volte con piccole varianti. Qui per esempio, nei primi e negli ultimi versi delle due lasse (strofe), si vede Orlando morente che compie il gesto di tendere il guanto a Dio, come facevano i vassalli per indicare la loro sottomissione a Dio. 8

I saperi fondamentali di letteratura - volume 1
I saperi fondamentali di letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento