La poesia religiosa del Duecento

      LA poesia religiosa del duecento

Nel Duecento nasce e si sviluppa in Italia centrale una nuova poesia in lingua volgare.
Questa poesia tratta temi religiosi: racconta episodi della Bibbia o compone lodi al Signore (le laude).

Francesco d’assisi e iacopone da todi

Uno dei principali protagonisti della poesia del Duecento è Francesco d’Assisi (1182-1226) che fonda l’ordine religioso francescano e propone una religiosità basata sull’amore, sulla gioia e sulla fratellanza tra tutte le creature.


Il punto di inizio della letteratura italiana è infatti il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi, scritto in volgare umbro. È il primo testo letterario in volgare.


Sono in volgare umbro anche le laudi di Iacopone da Todi (1230 circa-1306) che, al contrario di Francesco d’Assisi, ha una religiosità cupa e dominata dal senso del peccato e dal rifiuto dei piaceri mondani.


Entrambi scelgono quindi una lingua, il volgare umbro, comprensibile a tutti, anche ai fedeli più umili.

la lauda

La lauda è un componimento poetico di argomento religioso e di carattere popolare, tipico della letteratura italiana medievale.
Si chiama così perché contiene lodi a Dio.


All’inizio è una semplice cantilena che usa una sola rima. Poi compare la lauda dialogata, che racconta episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento e le leggende sacre.
Da questi dialoghi, che possono essere messi in scena, nascono le sacre rappresentazioni, cioè spettacoli teatrali.

I saperi fondamentali di letteratura - volume 1
I saperi fondamentali di letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento