La poesia comico-realistica

      la poesia comico-realistica

Una poesia anticonformista

La poesia comico-realistica propone una parodia e una presa in giro della poesia “alta” e produce testi scritti con maggiore aderenza alla realtà.

In opposizione alla “donna-angelo”, quindi, troviamo figure femminili imperfette moralmente e fisicamente.

I Temi

Le poesie che appartengono al modo comico-realistico si contrappongono anche alle poesie dello Stilnovo:

  • per i temi, perché invece di un amore ideale e astratto parlano di passioni concrete, erotismo, cibo e gioco;
  • per il linguaggio che usa termini popolareschi e di uso quotidiano ed è pieno di ingiurie, cioè di offese verso le cose o le persone che ostacolano i desideri del poeta.

In questo modo viene descritto un mondo plebeo e popolare, anche se spesso gli autori sono poeti provenienti da famiglie nobili.

L’autore più importante: Cecco Angiolieri

L’autore più noto e importante fra i poeti comico-realistici è Cecco Angiolieri, nato nel 1260 a Siena da una famiglia nobile e ricca. Partecipa alla battaglia di Campaldino, nel 1289, dove forse incontra Dante.


Più volte arrestato a Siena perché gira la notte per la città (cosa vietata a quel tempo), muore povero.


Ha scritto più di cento sonetti, molti dei quali dedicati all’amore per Becchina, alla vita nelle taverne e al gioco.

Il suo sonetto più famoso è S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo.

I saperi fondamentali di letteratura - volume 1
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Dalle origini al Cinquecento