Il Club dei duellanti (J.K. Rowling)

Il Club dei duellanti


di J.K. Rowling (autrice inglese contemporanea)

Nel Club dei duellanti, gli studenti di Hogwarts imparano i princìpi del combattimento magico. Dopo una breve dimostrazione dei professori, tocca ora agli alunni combattere uno contro l’altro. La classe viene divisa in coppie e Harry deve affrontare l’odiato Draco Malfoy.

Malfoy si fece largo tra i compagni con un sorriso beffardo stampato sul viso, seguito da Millicent, una ragazza Serpeverde, che ricordò a Harry un’illustrazione del libro In vacanza con le streghe. Era grossa e tarchiata [bassa], con l’aria aggressiva. Hermione le rivolse un debole sorriso, che lei non ricambiò.

«Tutti uno di fronte all’altro e inchinatevi!», gridò Allock.

Harry e Draco Malfoy chinarono a malapena la testa, senza staccarsi gli occhi di dosso.

«Bacchette in posizione!», gridò Allock. «Al mio “tre”, lanciate l’incantesimo di disarmo contro il vostro avversario... solo per disarmarlo, non vogliamo incidenti. Uno... Due... Tre...»

Harry sollevò la bacchetta sopra la spalla, ma Malfoy aveva cominciato già al “due” e il suo incantesimo colpì Harry con inaudita [eccezionale] violenza, come una formidabile padellata in testa.

Il ragazzo barcollò, ma senza perdere altro tempo puntò la sua bacchetta magica contro Malfoy, gridando: «Rictusempra!».

Un fascio di luce argentata colpì allo stomaco Malfoy, che si piegò in due con un gemito.


«Ho detto di disarmare soltanto!», gridò Allock allarmato, mentre Malfoy cadeva in ginocchio; Harry lo aveva colpito con un incantesimo di solletico e Malfoy, preso da un attacco convulso di risa, poteva muoversi a stento.

Harry si ritirò, con la vaga sensazione che sarebbe stato poco sportivo fare un sortilegio a Malfoy mentre era a terra, ma fu un errore.

Riprendendo fiato, quello puntò la sua bacchetta sulle ginocchia di Harry e gridò: «Tarantallegra!».

Un attimo dopo, le gambe di Harry avevano preso ad agitarsi senza controllo, in una specie di forsennata [pazza] tarantella.

«Ferma! Ferma!», gridava Allock, ma Piton prese in mano la situazione.

«Finite incantatem!», gridò.

I piedi di Harry smisero di danzare, Malfoy smise di ridere, ed entrambi furono in grado di alzare lo sguardo...


Una cortina di fumo verdastro aleggiava sulla scena.

Neville e Justin giacevano a terra, ansimanti. 

Ron stava aiutando Seamus, pallido come un cencio, a rialzarsi; ma Hermione e Millicent combattevano ancora: Millicent aveva afferrato per la testa Hermione che strillava, ma le loro bacchette giacevano a terra, dimenticate.

Harry fece un balzo in avanti e allontanò Millicent, anche se con difficoltà, perché la ragazza era molto più corpulenta [grossa] di lui.


«Oh santo cielo!», esclamò Allock svolazzando tra la folla e contemplando le conseguenze provocate dai duelli. «Su, in piedi, Macmillan... attenta là, signorina Fawcett... stringi forte, Boot, e vedrai che in un attimo smetterà di sanguinare... Penso sarà meglio che vi insegni a bloccare gli incantesimi ostili», disse agitato, in mezzo alla sala. «Proviamo con una coppia di volontari... Neville Paciock e Justin Finch-Fletchley, vi va?»

«Pessima idea, professor Allock», intervenne Piton muovendosi silenzioso come un grosso e sinistro pipistrello. «Neville fa guai anche con gli incantesimi più semplici. Vogliamo mandare in infermeria i resti di Justin dentro una scatola di fiammiferi?»

Il faccione di Neville diventò ancor più paonazzo.


«Che ne dice di Malfoy e Potter?», suggerì Piton con un sorriso che era piuttosto un ghigno.

«Ottima idea!», esclamò Allock gesticolando in direzione di Harry e Malfoy, che si trovavano al centro della sala, mentre la folla indietreggiava per fare largo a entrambi.


«Allora, Harry», disse Allock, «quando Malfoy punta contro di te la bacchetta magica, tu fai questo».

E così dicendo, sollevò la sua bacchetta, tentò una specie di complicata contorsione e se la lasciò sfuggire di mano.

Piton sorrise malignamente, mentre Allock la raccoglieva lesto commentando: «Ohi, ohi!... la mia bacchetta magica è un po’ sovreccitata».

Piton si avvicinò a Malfoy, si piegò e gli bisbigliò qualcosa all’orecchio. Anche Malfoy sorrise maligno.

Harry guardò nervosamente Allock e disse: «Professore, potrebbe mostrarmi di nuovo quella mossa per bloccare...?»

«Paura, eh?», borbottò Malfoy in modo che Allock non potesse udirlo.

«Ti piacerebbe!», fece Harry di rimando a labbra strette.

Allock batté allegramente sulla spalla di Harry: «Fai esattamente quel che ho fatto io, Harry!»

«Cosa, far cadere la bacchetta?»

Ma Allock non lo ascoltava più.

«Tre... Due... Uno... Via!», gridò.


Malfoy sollevò rapido la bacchetta magica e gridò: «Serpensortia!».

La punta della sua bacchetta esplose.

Harry la fissava sbalordito mentre un lungo serpente nero ne veniva letteralmente sparato fuori, cadeva pesantemente a terra e si rizzava, pronto a colpire.

La folla arretrò rapidamente gridando.

«Non ti muovere, Potter», disse Piton con tono indolente [indifferente], palesemente divertito alla vista di Harry che, immobile, fissava negli occhi il serpente arrabbiato.

«Ci penso io a mandarlo via...»


«Mi consenta!», esclamò Allock.

Brandì la sua bacchetta contro il rettile. Ci fu un boato; anziché scomparire, il serpente volò a tre metri di altezza e poi ricadde a terra con un gran tonfo.

Inferocito, sibilando furiosamente, strisciò verso Justin, si eresse un’altra volta, a zanne scoperte, pronto a colpire.


In seguito Harry si chiese che cosa l’avesse indotto [spinto] ad agire. Non si era neanche reso conto di averlo fatto. Sapeva soltanto che le gambe lo avevano spinto in avanti, come se avesse avuto le rotelle, e che aveva gridato stupidamente al serpente: «Lascialo stare!».

E come per miracolo – inspiegabilmente – quello si era accasciato a terra, innocuo come un tubo di gomma per annaffiare, e ora guardava Harry.


Harry sentì dissolversi [scomparire] la paura dentro di sé.

Sapeva che ora il rettile non avrebbe più attaccato nessuno, anche se non avrebbe saputo spiegare cosa gliene desse la certezza.

Guardò Justin sorridendo e aspettandosi di vederlo rincuorato, o perplesso, o anche grato... ma certamente non arrabbiato e spaventato.

«A che gioco stai giocando?», gli gridò Justin, e prima che Harry potesse dire una parola gli aveva voltato le spalle ed era uscito di corsa dalla sala.

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esercizi

LE TECNICHE E IL GENERE

  • I fatti descritti sono:
    • verosimili.
    • inverosimili.
     
  • Quali elementi del fantasy sono presenti in questo brano?
                                                                                                                                                           .
  • In questo brano: il protagonista è                                                                                         ;
  • l’antagonista è                                                                                                                           ;
  • Piton è                                                                                                                                          .
  • Harry e Malfoy sono raccontati attraverso una:
    • descrizione diretta.
    • descrizione indiretta.

LABORATORIO SUL TESTO

  • Nelle intenzioni del professor Allock gli studenti devono imparare:
    • a disarmare l’avversario.
    • a combattere lealmente.
     
  • Allock grida, svolazza, gesticola. È un tipo                                                                          .
  • Piton suggerisce, ghigna, bisbiglia. È un tipo                                                                     .
  • Alla fine del brano quale potere scopre di avere Harry?
                                                                                                                                                           .

competenze linguistiche

  • Le mani... nel discorso. Collega.
prendere in mano la situazione pentirsi
lavarsene le mani prendere il controllo
mordersi le mani disinteressarsi di qualcosa
mettere la mano sul fuoco fare a botte
stare con le mani in mano essere sicuro di qualcosa
venire alle mani non fare niente

L'emozione della lettura - Saperi fondamentali
L'emozione della lettura - Saperi fondamentali
Narrativa