Unità 5 - La lingua e lo stile nel testo narrativo

unità 5 • la lingua e lo stile nel testo narrativo

Ogni libro è scritto in un linguaggio del tutto particolare, che è frutto delle scelte dell’autore. Si tratta del suo stile, cioè dell’insieme di tutte le sue scelte linguistiche (lessicali e sintattiche).

 1  il lessico

Il lessico è la scelta delle parole fatta dall’autore nel comporre il testo letterario.
Ci sono essenzialmente quattro tipi di lessico.

  • Lessico ▶ aulico: è basato sulla scelta di parole molto difficili e poco comuni.
  • Lessico medio: si caratterizza per l’uso della lingua considerata corretta e di uso comune nell’epoca dello scrittore. Le parole scelte sono di uso frequente.
  • Lessico basso: è la lingua della quotidianità, usa espressioni che possono far parte di:
    • gerghi, linguaggi caratteristici di gruppi ristretti. Si parla di gergo anche in caso di linguaggi tipici di alcuni settori, come quello sportivo o medico.
    • dialettismi, termini derivanti dal dialetto per dare realismo e vivacità al modo di parlare dei personaggi;
    • linguaggio volgare.
  • Lessico misto: quando si usano insieme parole appartenenti agli altri tre tipi di lessico.

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 2  la sintassi

La sintassi riguarda il modo in cui l’autore costruisce le frasi.

La sintassi può essere organizzata secondo due modalità principali:

Paratassi 

Nella paratassi le frasi sono unite secondo rapporti di coordinazione (usando congiunzioni come: e, tuttavia, infatti), i periodi sono brevi e in generale sono più facili da comprendere. La paratassi dà al testo un ritmo più rapido.


Sono andato al mare e mi sono steso a prendere il sole sul lettino, ma non ho potuto fare il bagno insieme ai miei amici di scuola...

Ipotassi 

Nell’ipotassi ci sono molte frasi subordinate (causali, finali ecc.) e molti incisi. Il periodo è molto articolato e complesso. Il testo è più difficile e tende a dare una maggiore analisi. L’ipotassi dà al testo un ritmo più lento.


Stamattina ho deciso di andare al mare a riposare perché ero molto stanco visto che, durante la notte, non avevo dormito quasi per niente...

 3  LE FIGURE RETORICHE

Nei testi narrativi, ma anche nel linguaggio di tutti i giorni, spesso vengono usate delle espressioni particolari, le figure retoriche, che servono ad arricchire e dare intensità espressiva al testo o alle nostre parole.


“Facciamo quattro passi?”;

“Oggi faccio fuoco e fiamme”;

“Ti amo da morire”.


Queste tre frasi di uso molto comune sono altrettante figure retoriche.

Le figure retoriche si possono dividere in tre categorie fondamentali.

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Le figure di parola 

Danno intensità espressiva al testo con ripetizioni o elenchi.


 Nome  Descrizione  Esempio
Ripetizione Raddoppiamento ravvicinato di una o più parole. Corri, corri! Vedrai che arriverai prima!
Anafora Ripetizione di una o più parole all’inizio di frasi o segmenti di testo successivi. Te l’avevo detto di non fare così! Te l’avevo detto che così ti saresti fatto male. Te l’avevo detto io.
Climax Successione di parole o espressioni che amplificano progressivamente l’intensità dei concetti comunicati. Mi gira la testa... Mi sento male. Oddio, sto morendo!
Enumerazione Accostamento di parole, o gruppi di parole, unite tramite congiunzione o senza congiunzione. Ricontrollai la valigia: pigiama e pantofole, maglione, spazzolino e dentifricio... C’era tutto.
Le figure di pensiero 

Riguardano il significato del testo.


 Nome  Descrizione  Esempio
Antitesi Accostamento di espressioni che esprimono concetti opposti. “Scegli: o tutto o niente.”
Ossimoro Consiste nell’accostamento paradossale di due termini dal significato opposto.
  • Il suo silenzio diceva molte cose.
  •  Ghiaccio bollente.
  • Similitudine Paragone tra due elementi (esseri, situazioni, o fatti). Di solito è introdotta dalla congiunzione “come”. Marco è furbo come una volpe.

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    I tropi

    Sostituzioni di parole o espressioni con altre di senso figurato.


     Nome  Descrizione  Esempio
    Metonimia Sostituzione di un termine con un altro, che abbia col primo un rapporto di vicinanza logica.
  • Ho bevuto solo due bicchieri di vino!
    [contenente per il contenuto]
  • Prese il violino e iniziò a suonare Vivaldi.
    [autore per l’opera]
  • La promozione me la sono guadagnata con il sudore.
    [l’effetto (il sudore) per la causa (studio)]
  • Sineddoche Espressione di un concetto mediante un altro, che ha con il primo una relazione di quantità (per esempio la parte per il tutto o il singolare per il plurale). Guardai verso il mare: le vele avevano lasciato il porto.
    [la parte (le vele) per il tutto (nave)]
    Metafora Sostituzione di un’espressione con un’altra di senso figurato, associata alla prima tramite un rapporto di somiglianza. Marco è una volpe.
    Litote Esprimere un’idea attraverso la negazione del contrario di ciò che si vuole dire. Giulio non è antipatico.

    Ho visitato tutta la città: non è per niente brutta.
    Iperbole
    Esagerazione per eccesso ma anche per difetto.
  • Per eccesso:
    ti amo da morire.
  • Per difetto:
    facciamo quattro passi.
  • Sinestesia Accostamento di espressioni o concetti che appartengono a sensi diversi.
    Quando uscimmo dal fienile gli odori del bosco e l’aria calda ci vennero incontro come un’ondata.

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     4  I registri linguistici

    Il registro è l’insieme delle scelte stilistiche (lessicali, sintattiche, retoriche) che compie una persona quando parla, anche a seconda del contesto in cui si trova (per esempio se si parla in famiglia o se si parla con il preside).

    In letteratura, la scelta del registro indica l’intenzione comunicativa fatta dall’autore.


    Sono tre i tipi di registro fondamentali.

    • Registro alto, è contraddistinto dall’uso di una prosa complessa e talvolta di difficile comprensione. In questo caso l’autore usa un lessico aulico e l’ipotassi, cioè una sintassi piena di incisi, frasi lunghe ecc.
    • Registro medio, prevede l’uso di un lessico medio e una sintassi piana.
    • Registro basso, rimanda a una comunicazione informale, con l’uso di un lessico colloquiale e una sintassi molto semplice.

    Le figure retoriche nel quotidiano 

    Le figure retoriche sono molto differenti fra loro.
    Alcune sono usate soprattutto in componimenti letterari (tipo il climax, l’ossimoro, la sinestesia ecc.).

    Molte, invece, vengono usate nel parlare quotidiano.
    Molti “modi di dire” sono infatti delle figure retoriche:
    “Facciamo due chiacchiere?” (iperbole);

    “Oggi sono venuto con le due ruote” (“con il motorino”, sineddoche);
    “Marco guida come un pazzo” (similitudine);
    “Ormai sei un piccolo grande uomo” (ossimoro);
    “Voglio vedere se hai il fegato di farlo!” (“se hai il coraggio di farlo”, metonimia);
    “È un secolo che non ci vediamo!” (iperbole);


    Anche la pubblicità fa un grande uso delle figure retoriche:
    “Altissima. Purissima. Levissima” (climax);
    “Metti un tigre nel motore” (metafora);

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    esercizi

    1. Dalla METAFORA alla SIMILITUDINE


    METAFORA SIMILITUDINE
    capelli d’oro  
    nervi d’acciaio  
    Mario è un fulmine  
    Lia è una volpe  
    Marco è un coniglio  
    Oggi mi sento un leone  
    Giuseppe è una roccia  

    2. metti insieme l’ossimoro


    ghiaccio ignoranza
    folle amarezza
    ingenua cieco
    silenzio bollente
    sguardo saggezza
    dolce malizia
    dotta assordante

    3. ad ogni lettera il suo registro: Alto, medio e basso.


    Eccellenza reverendissima,

    mi rivolgo a Voi

    per perorare la causa di mio figlio.
    Ella è la nostra

    unica speranza.

    Suo devotissimo,

    Luca Bianchi.


    Registro                                                                                                                                                    .


    Gentile signor Rossi

    Le scriviamo in merito
    alla sua richiesta di abbonamento,
    per comunicarle che è stato attivato
    in data odierna.

    Cordiali saluti.


    Registro                                                                                                                                                    .



    Ehi Marco,
     

    ancora non ti sei fatto sentire.
    L’esame tutto ok?
    Dammi tue news.


    Registro                                                                                                                                                    .

    L'emozione della lettura - Saperi fondamentali
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    Narrativa