Walter Gropius

8.16 Walter Gropius

La Germania dei primi del Novecento ha un ruolo importante dal punto di vista industriale, anche sul terreno della sperimentazione scientifico-tecnologica e, non di meno, delle arti e dell’architettura. Walter Gropius (Berlino 1883-Boston 1969), allievo di Behrens, è uno degli esponenti di punta del Razionalismo europeo e ancor di più, come vedremo, della sperimentazione didattica attraverso il Bauhaus, la scuola di architettura e design che attira e accoglie i più grandi artisti e intellettuali del periodo.

Officine Fagus 

La storia di Gropius inizia con lo studio e la definizione dei prospetti di una fabbrica di scarpe che era stata precedentemente commissionata da Carl Benscheidt a un architetto di fiducia: sono le Officine Fagus, realizzate nel 1911 ad Alfeld an der Leine. Non a caso le immagini più ricorrenti di questo edificio sono riferite proprio all’esterno e ai suoi dettagli. Gropius ha dunque il merito di restituire un’immagine accattivante e moderna della fabbrica, partendo da un progetto che era già stato sviluppato. Ed è proprio sui prospetti e sull’involucro delle Officine Fagus che si scrive un’importante pagina dell’architettura moderna, il cui protagonista principale è il vetro e la possibilità di dare una nuova connotazione volumetrica all’architettura attraverso l’utilizzo di grandi superfici vetrate in facciata. La fabbrica, realizzata con struttura in cemento armato e rivestimento in mattoni, doveva dare un senso di apertura e mostrare all’esterno le caratteristiche artigianali della sua lavorazione: doveva, in poche parole, esaltare le potenzialità della nuova industria. Da qui l’idea di lavorare con ampie superfici vetrate a tutta altezza, sporgenti rispetto al filo del rivestimento in mattoni e scandite dalla sequenza dei pilastri, che sembrano rientrati e quindi perdono visibilità.
Il tratto distintivo e originale delle Officine Fagus risiede nell’aver reso vetrato lo spigolo del volume (87), così da smaterializzare e alleggerire la percezione dell’intero edificio. L’angolo vetrato racchiude all’interno la scala, e le solette vanno quasi in aderenza al vetro. Si tratta della prima grande vetrata angolare in architettura, soluzione che Gropius approfondirà nella nuova sede del Bauhaus a Dessau (► p. 394), dove il serramento non sarà più interrotto dai pilastri, che rimarranno all’interno lasciando continuità alla grande vetrata.
L’esordio di Gropius con le Officine Fagus e con la sede del Bauhaus segna un’importante conquista nell’architettura razionalista e apre le porte all’utilizzo dei nuovi materiali, dell’acciaio e del vetro su ampie superfici.

Sobborgo Törten 

Tra i numerosi progetti di Gropius ricordiamo anche alcuni lavori a scala urbana. Il Sobborgo Törten di Dessau, realizzato tra il 1926 e il 1928, per esempio, è un grande quartiere di edilizia economico-popolare caratterizzato dalla sequenza di case a schiera, prevalentemente a due piani e allineate ai fronti stradali (88).
Costruite con elementi prefabbricati e tagliate da finestre a nastro (cioè continue e a sviluppo orizzontale) sui due piani, le case a schiera obbediscono al principio funzionalista dell’Existenzminimum, concepito per risolvere in maniera razionale il problema degli alloggi, ottimizzando lo spazio e puntando alla realizzazione di edifici minimali ma perfettamente abitabili.

GUIDA ALLO STUDIO
Walter Gropius
  • Interprete del Razionalismo europeo
  • Studia il progetto delle Officine Fagus per proporre un impianto al contempo accattivante e moderno
  • Introduzione di grandi superfici in vetro (prima vetrata angolare)
  • Con elementi prefabbricati progetta case a schiera che rispondono al principio di ottimizzazione degli spazi
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Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi