Il Surrealismo

Nel 1922 la forza dirompente del Dadaismo si esaurisce. A Parigi André Breton e una serie di letterati che avevano partecipato al Dada, come Louis Aragon e Philippe Soupault, raccolgono l’eredità di questa esperienza dando avvio al Surrealismo. Questa nuova corrente stempera la carica di negazione e di provocazione del Dada e dischiude l’orizzonte sulla dimensione del sogno e dell’inconscio, della fantasia e dell’irrazionalità.
Oltre a subire il grande fascino dell’opera di De Chirico, i surrealisti basano la loro poetica sul pensiero di Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi. Breton, che conosce la sua opera durante gli anni della guerra, porta l’attenzione sui processi del sogno e dell’inconscio ed esorta i compagni a indirizzarsi verso tale ambito di indagine.
Nel Manifesto del Surrealismo, elaborato da Breton nel 1924, si legge: «Surrealismo: automatismo psichico puro con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale. Il Surrealismo si fonda sull’idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d’associazione finora trascurate, sull’onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero».
La poetica surrealista è infatti caratterizzata da un’estrema libertà di ricerca, che traduce sul piano visivo i meccanismi della scrittura automatica adottata in letteratura. I surrealisti sperimentano tecniche e linguaggi diversi, spaziando da esiti figurativi a elaborazioni formali orientate verso una maggiore astrazione dell’immagine. Fra il 1924 e il 1929, anno dell’elaborazione del Secondo Manifesto surrealista, giunge a definizione anche la posizione politica del gruppo, con un conseguente avvicinamento al marxismo. I surrealisti sono, infatti, molto sensibili alle questioni politiche e sociali e considerano inscindibile la rivoluzione artistica da quella politica, attuando un’azione di denuncia delle problematiche, delle contraddizioni e dei disagi che caratterizzano la società europea postbellica.
La prima Mostra d’arte surrealista si tiene nel 1925 alla Galerie Pierre di Parigi con la partecipazione, fra gli altri, di Hans Arp, Max Ernst, André Masson, Joan Miró, Yves Tanguy.
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale molti artisti si trasferiscono a New York, influenzando notevolmente lo sviluppo delle ricerche dell’Espressionismo astratto. Più in generale, il Surrealismo sarà alla base delle ricerche gestuali, segniche e materiche che si diffondono internazionalmente nel secondo dopoguerra.

GUIDA ALLO STUDIO
Il Surrealismo
  • Corrente artistica nata negli anni Venti su impulso di André Breton
  • Graduale allontanamento dalla carica provocatoria del linguaggio dadaista
  • Grande interesse per la dimensione onirica e per l’inconscio
  • Sperimentazione di nuove tecniche e linguaggi artistici
  • Estrema sensibilità per i temi sociali e politici
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Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi