Giorgio de Chirico
Giorgio de Chirico (Volos, Tessaglia 1888-Roma 1978) lascia la Grecia nel 1905. Alla morte del padre, la madre decide di trasferirsi a Monaco con i figli Giorgio e Andrea, il quale assumerà il nome d’arte Alberto Savinio per distinguersi dal fratello. Il soggiorno nella città bavarese riveste una particolare importanza nella formazione dei due fratelli: in questo vivace contesto culturale, infatti, essi possono ammirare la pittura tardoromantica-simbolista di Arnold Böcklin e Max Klinger; studiano gli scritti di Schopenhauer e Nietzsche, nel cui pensiero De Chirico scopre il senso dell’enigma e della rivelazione. La sua ricerca, in effetti, sarà sempre caratterizzata da una dimensione particolare, in cui l’immagine pittorica è costantemente nutrita dal pensiero, come rivelerà egli stesso. «Da lungo tempo oramai mi sono reso perfettamente conto che io penso per immagini e raffigurazioni. Dopo lungo riflettere ho constatato che, in fondo, è l’immagine la principale espressione del pensiero umano».