Dada a Zurigo

7.13 Dada a Zurigo

Attorno al Cabaret Voltaire ruotano artisti provenienti da varie parti d’Europa che esplorano linguaggi diversi: il rumeno Marcel Janco si dedica alla scultura; lo svedese Viking Eggeling e il tedesco Hans Richter realizzano film astratti; l’alsaziano Hans Arp conduce una ricerca particolare, che spazia dal collage all’assemblaggio, sconfinando verso la sperimentazione di tecniche come il ricamo e la tappezzeria compiute con la compagna Sophie Täuber.

Hans Arp

Hans Arp (Strasburgo 1886-Basilea 1966) arriva a Zurigo dopo aver studiato a Weimar e a Parigi e dopo aver aderito al Blaue Reiter. Nel 1916 realizza i primi assemblaggi utilizzando legni colorati con i quali dà vita a incastri di forme  biomorfiche e sensuali, come si può vedere nel Ritratto di Tristan Tzara (90), dove soltanto il titolo rimanda al soggetto.

Ritratto di Tristan Tzara

Il volto di Tzara diventa un ritmo di forme dai contorni morbidi e sinuosi e di colori diversi che animano la superficie. Il ritratto, genere da sempre legato all’autoaffermazione prima aristocratica e poi borghese, è slegato completamente dal modello: l’irrazionale, l’inconscio, il gioco, la leggerezza prendono il sopravvento sul funzionalismo. L’opera è così affidata completamente all’atto gratuito e spontaneo dell’artista che la crea e, allo stesso tempo, alla libertà di lettura di chi la osserva.

Quadrati disposti secondo le leggi del caso

L’anno successivo Arp inizia la serie dei collage Quadrati disposti secondo le leggi del caso (91), in cui striscioline di carta colorata sono lasciate cadere casualmente sul pavimento: la composizione che ne deriva viene studiata e riproposta in collage astratti, le cui forme e colori generano raffinate armonie ritmiche. Questa tecnica è il parallelo di quella messa a punto da Tzara per la creazione del componimento poetico. Scrive infatti Tzara: «Prendi un quotidiano. Prendi un paio di forbici. Scegli un articolo della lunghezza della quale prevedi di fare la tua poesia […]. Quindi ritaglia ognuna delle parole che compongono questo articolo e mettile in una borsa. Scuotila delicatamente. Poi tira fuori i ritagli uno dopo l’altro. Copia coscienziosamente dai ritagli nell’ordine in cui questi sono stati pescati. Il poema ti assomiglierà. Ed ecco che ci sei – un autore infinitamente originale dall’affascinante sensibilità sebbene non apprezzato dalle masse».

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Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi