GUIDA ALLO STUDIO - Il Simbolismo

GUIDA ALLO STUDIO

Il Simbolismo

I saperi fondamentali 
  • Il Simbolismo si sviluppa a partire dal 1886 con la pubblicazione del Manifesto del Simbolismo sottoscritto dal poeta Jean Moréas in cui si afferma che la poesia può essere un mezzo di conoscenza: grazie alla sua sensibilità, infatti, consente di cogliere anche gli aspetti non visibili del reale. Questo aspetto può riferirsi anche alla pittura, perciò al Manifesto seguono poi l’articolo Il Simbolismo in pittura del critico Albert Aurier (1891) e una mostra d’arte a Parigi (1891). L’indagine della realtà viene affrontata dagli artisti simbolisti in modo nuovo e diverso rispetto all’Impressionismo: grazie alla sensibilità insita nel linguaggio artistico, infatti, l’artista può andare oltre la realtà e tendere alla rappresentazione di un soggetto basandosi su un’interpretazione del tutto personale. Grazie alla sua ricercatezza, la pittura simbolista si rivolge soprattutto a un pubblico colto poiché, grazie alla preparazione, è in grado di capirne i messaggi. 
  • La nuova corrente simbolista è particolarmente attiva in Francia.
    Gustave Moreau (1826-1898) rappresenta l’immaginario con un disegno preciso e un acceso colorismo, caratteri a cui spesso si aggiungono degli accenti erotico-orientaleggianti, riscontrabili per esempio nella SALOMÈ (L’APPARIZIONE).
    Le opere di Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898) sono costituite dalla stesura piatta del colore, da un’impostazione compositiva che richiama i modelli classici e da una sensazione di generale sospensione della scena, come in FANCIULLE SULLA RIVA DEL MARE.
    Odilon Redon (1840-1916) inserisce i personaggi delle sue opere in atmosfere fortemente oniriche: ne è un esempio l’opera GLI OCCHI CHIUSI
  • In Germania e nell’Europa del Nord il Simbolismo ha forme differenti, ma tende comunque a rivelare l’ignoto staccandosi dalla tradizione accademica. Massimo rappresentante di questo Simbolismo nordico è Arnold Böcklin (1827-1901), che vuole coinvolgere nel suo intimo lo spettatore attraverso la raffigurazione di paesaggi misteriosi e suggestivi, come L’ISOLA DEI MORTI. L’artista Franz von Stuck (1863-1928) utilizza il chiaroscuro e una stesura fluida del colore per proporre come simboli universali dei soggetti tratti dalla mitologia, come ne IL PECCATO.
    Le opere di Fernand Khnopff (1858-1921) sono caratterizzate da chiari rimandi alla letteratura e al suo interesse per l’occultismo e l’ipnotismo (CHIUDO LA PORTA SU ME STESSA). L’artista inglese Frederick Leighton (1830-1896) si accosta al Simbolismo dopo un’esperienza preraffaellita e realizza GIUGNO FIAMMEGGIANTE, un’opera in cui la fanciulla che dorme diviene metafora della morte. 
  • Gaetano Previati (1852-1920) e Giulio Aristide Sartorio (1860-1932) sono i massimi esponenti del Simbolismo italiano. Il primo affronta temi carichi di misticismo inseriti in scene dal clima quasi sospeso, come in MATERNITÀ. Il secondo, influenzato dalla tradizione naturalista e verista, realizza opere di soggetto fantastico e matrice onirica come LA SIRENA
  • I temi della pittura e della letteratura simbolista influenzano anche la scultura e l’artista Auguste Rodin (1840-1917), che, pur staccandosi dal linguaggio accademico, studia con attenzione l’Antico e la tradizione artistica per giungere a nuove e personali soluzioni (PORTA DELL’INFERNO).
Le domande guida 
  • Da quali poeti nasce la sensibilità simbolista?
  • Quali sono le differenze tra la pittura simbolista e l’Impressionismo?
  • A chi si rivolge in particolare questa nuova corrente artistica? Perché?
  • Chi sono i principali esponenti della pittura simbolista in Francia? E in Europa?
  • Quali sono i riferimenti letterari evocati da L’isola dei morti di Böcklin?
  • Quali sono i soggetti rappresentati dagli artisti simbolisti italiani?
  • Quali sono le caratteristiche stilistiche della scultura simbolista?
  • Su quali riferimenti letterari e artistici si basano le sculture di Rodin?

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi