CONFRONTI E INFLUENZE - Il paesaggio di Monet e Fattori

CONFRONTI E INFLUENZE

Impressionisti e macchiaioli

Claude Monet

La scogliera a Étretat

  • 1883
  • olio su tela, 81x100 cm
  • Lione, Musée des Beaux Arts

Il paesaggio di Monet 

La cittadina normanna di Étretat cattura l’interesse di molti pittori impressionisti e non (lo stesso Courbet rimase affascinato dal suo aspetto pittoresco). Claude Monet vi si trasferisce con l’intenzione di ritrarne la costa e, come abbiamo visto, anche la campagna circostante ( p. 131). L’artista, fedele al suo approccio metodico, esegue numerose marine colte in diversi momenti del giorno e dell’anno. La tela descrive la cosiddetta Manneporte, la maggiore delle fessure che si aprono sull’alta scogliera di Aval, in una fredda mattina d’inverno: il mare è mosso, le onde sono alte e si infrangono sulle rocce e sulla spiaggia dove due figure scure osservano questo spettacolo di vento e schiuma.

Giovanni Fattori

La libecciata

  • 1880-1885
  • olio su tela, 28,5x68 cm
  • Firenze, Galleria d’Arte Moderna

Il paesaggio di Fattori 

La tela descrive il paesaggio marino vicino a Livorno in un giorno di forte vento. Il dipinto ha un formato insolito – caro a Fattori, che lo aveva già impiegato in altre opere ( p. 111) – nonostante il quale l’artista riesce a creare una composizione ariosa e spazialmente definita. Il pittore aveva eseguito vari schizzi e bozzetti di quest’opera, indizio di un approccio di analisi e studio. Rispetto a quelle prime versioni, il tono di questa risulta più drammatico grazie alla forte asimmetria della composizione, alla descrizione delle fronde piegate delle tamerici e alle increspature bianche delle onde sul mare che ci restituiscono in modo efficace la sensazione di sole e di vento.

Le ragioni del confronto

Impressionisti e macchiaioli hanno molti elementi in comune, da quelli più superficiali, per esempio la genesi del loro nome o la scelta di un luogo di ritrovo e confronto informale come il Caffè, ad aspetti più sostanziali, quali la comune ammirazione per Courbet o la volontà di rompere con la tradizione pittorica del passato per ridefinire le regole della pittura moderna.
Tuttavia, sono significative anche le differenze, come per esempio l’importanza riconosciuta al soggetto. Sebbene in alcuni casi i temi risultino analoghi (per esempio il paesaggio naturale), i colleghi francesi si concentrano sulla resa formale più che sul “contenuto” e il suo messaggio. I macchiaioli, dal canto loro, più legati alla tradizione, continuano ad attribuire a questo aspetto una certa importanza, mostrandosi inclini al racconto di tematiche impegnate e controverse (come le difficili realtà sociali oggetto di molte opere di Telemaco Signorini o i campi di battaglia descritti da Fattori stesso). Da un punto di vista formale, sebbene la stesura tenda in entrambi i casi a perdere definitezza, i macchiaioli mantengono una maggiore definizione spaziale, la struttura compositiva è solida, prospetticamente descritta: la macchia, a differenza del tocco impressionista, costruisce anziché dissolvere.

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Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi