MATERIALI E TECNICHE: La porcellana

MATERIALI E TECNICHE

La porcellana

La porcellana è un particolare tipo di ceramica, bianca e luminosa, le cui caratteristiche sono la compattezza, la resistenza, l'impermeabilità e la lucentezza. I principali ingredienti di cui è composta sono il caolino (argilla bianca solida), l'argilla cotta, i silicati e il feldspato, sottoposti a diverse fasi di cottura e a diverse temperature.
Questa tecnica fu introdotta in Cina, probabilmente sotto la dinastia Tang (618-907). In Occidente le prime testimonianze sulle preziose porcellane cinesi penetrarono nel XIII secolo, grazie agli scritti di Marco Polo.
Più volte, nel corso dei secoli, in Europa si tentò di riprodurla ma la tecnica rimase un mistero. A Firenze, nei laboratori di Francesco I de' Medici, attorno al 1575, fu messa a punto una tecnica di porcellana a "pasta tenera", definita porcellana medicea. Altri esperimenti furono compiuti in Francia nel corso del Seicento. Ma la formulazione della tecnica della porcellana così come era realizzata in Cina venne "scoperta" in Germania dallo scienziato Ehrenfried Walther von Tschirnhaus e dal giovane alchimista Johann Friedrich Böttger, fra il 1708 e il 1709. Böttger, che lavorava alla corte dell'elettore di Sassonia Augusto il Forte, ne avviò la produzione in un laboratorio a Meissen.
Negli anni successivi furono fondate altre manifatture in Europa, in Austria, a Venezia e in Francia. La prima manifattura francese, voluta dal duca di Borbone, appassionato di porcellane giapponesi, risale al 1730 e ha sede nel Castello di Chantilly. Altri grandi centri di produzione furono la manifattura di Sèvres, con la quale la famiglia reale aveva un contratto in esclusiva, e quella situata nella regione del Limoges, dove furono rinvenuti dei giacimenti di caolino.
In Italia, nel 1737, il marchese Carlo Ginori fondò la Manifattura di Doccia che nel 1741 ricevette dalla corte granducale toscana il monopolio per la produzione delle porcellane nello Stato. Anche Carlo di Borbone volle insediare una manifattura nella residenza Capodimonte, la Real Fabbrica di Porcellana di Capodimonte.
Impiegata per la realizzazione di preziosi servizi da tavola, vasellame, cofanetti, scrigni e statuine di diversa foggia e grandezza, la porcellana divenne un prodotto centrale della moda rococò. Se da un lato si producevano porcellane di imitazione cinese, che soddisfacevano la passione esotica per la chinoiserie allora dominante, dall'altro, le decorazioni riprendevano i soggetti e lo stile della pittura occidentale coeva, tanto che pittori e scultori del tempo erano sovente coinvolti per fornire i soggetti per le decorazioni di questi raffinati manufatti.
<

Contesti d’arte - volume 2
Contesti d’arte - volume 2
Dal Gotico internazionale al Rococò