ANALISI D'OPERA - Diego Velázquez, Las Meninas

Analisi D'opera

Diego Velázquez

Las Meninas

  • 1656
  • olio su tela, 318x276 cm
  • Madrid, Museo del Prado

Durante gli ultimi otto anni della sua vita, la produzione di Diego Velázquez rallenta: dipinge quasi esclusivamente ritratti della famiglia reale e tra questi spicca il suo capolavoro, Las Meninas, ossia Le damigelle. Il titolo compare solo nell’Ottocento negli inventari del Museo del Prado, mentre in precedenza la tela era ricordata come El Cuadro de la Familia, ossia il ritratto della famiglia reale.

Descrizione

La scena coglie una seduta di pittura a corte; al centro è l’infanta Margherita, figlia di Filippo IV e della seconda moglie Marianna d’Austria, con le due damigelle d’onore, due nani sulla destra, un cane e due personaggi della corte alle loro spalle: i personaggi sembrano appena entrati nello studio dell’artista. Sulla sinistra, dietro una grande tela, è il pittore stesso, intento a ritrarre la coppia reale, riflessa nello specchio sullo sfondo, accanto al quale una porta aperta lascia intravedere un altro membro della corte. Si tratta dunque, come in molti altri dipinti di Velázquez, di una scena complessa, giocata sul doppio punto di vista del pittore che ritrae se stesso nell’atto di eseguire un ritratto.
Nonostante il re e la regina siano visibili soltanto nel riflesso dello specchio, la coppia reale è il vero fulcro del dipinto verso cui sono diretti gli sguardi di quasi tutti i personaggi. Las Meninas ridefinisce così le regole della visione e dell’osservazione, adottando il punto di vista di chi è ritratto: come spettatori, siamo all’interno della scena, poiché al nostro posto, idealmente, c’è la coppia regnante. A questo gioco di raffinata inclusione ed esclusione partecipa anche la tela che Velázquez sta dipingendo, completamente nascosta alla nostra vista.

Forma, funzioni e idee

Forse il vero protagonista del dipinto è il pittore stesso, che si è autoritratto con l’onorifica Croce Rossa dell’Ordine di Santiago sul petto e con lo sguardo rivolto verso l’esterno del dipinto, o meglio verso la famiglia reale, che noi vediamo solo riflessa: il quadro rappresenta così una meditazione sul valore illusionistico della pittura e sul ruolo dell’artista, in una sorta di complessa riflessione scientifica e teorica sulla realtà e la sua rappresentazione, attraverso lo specchio o la tela del pittore, e sull’osservare e l’essere osservati.

Contesti d’arte - volume 2
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