GUIDA ALLO STUDIO - La pittura barocca

GUIDA ALLO STUDIO

La pittura barocca

I saperi fondamentali 
  • Giovanni Lanfranco (1582-1647) è un pittore emiliano che si forma presso i Carracci; le sue opere dimostrano il legame con l’arte di Correggio che adatta alle esigenze di comunicazione del Cattolicesimo controriformato. Introduce scorci prospettici “di sotto in su” come nel CRISTO CHE SALE AL CALVARIO e nell’ASSUNZIONE DELLA VERGINE, affresco realizzato per la Chiesa di Sant’Andrea. 
  • Nel panorama artistico della Roma del Seicento riveste un ruolo fondamentale la scuola artistica toscana di cui Pietro da Cortona (1596-1669) è un esponente di rilievo. Nel 1633 egli inizia la decorazione della volta del Salone Grande in Palazzo Barberini realizzando il TRIONFO DELLA DIVINA PROVVIDENZA, su commissione di papa Urbano VIII: di grande effetto dinamico e decorativo, si allontana completamente dal naturalismo caravaggesco perché concepisce l’opera come una favola, un mondo immaginario, dove gli innumerevoli personaggi raffigurati, sacri e mitologici, sono rappresentati come giovani e belli. 
  • Andrea Sacchi (1599-1661) si mantiene invece lontano dalla spettacolarità del primo Barocco. Nel TRIONFO DELLA DIVINA SAPIENZA, affresco realizzato per la stanza d’ingresso alla cappella palatina di Palazzo Barberini, l’artista sceglie di ridurre al minimo il numero delle figure rappresentate e di creare una composizione semplice e misurata, in contrasto con le decorazioni realizzate nello stesso Palazzo Barberini da Pietro di Cortona. 
  • Durante la seconda metà del Seicento l’ordine dei gesuiti riveste un ruolo fondamentale in campo artistico: l’arte diventa, infatti, un mezzo propagandistico e la pittura barocca si rivela funzionale alla trasmissione dell’ideologia religiosa gesuita. Le più importanti opere commissionate in questo periodo riguardano proprio due chiese gesuite romane: la Chiesa del Gesù e la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. 
  • Giovanni Battista Gaulli, detto Baciccio (1639-1709) riceve l’incarico di rinnovare la Chiesa del Gesù a Roma. Egli realizza uno dei cicli pittorici più spettacolari e imponenti del periodo, caratterizzato dal vorticoso moto dei personaggi rappresentati, dall’uso di una luce abbagliante (emanata dal divino) e dai soffitti affrescati che creano l’illusione di aprirsi verso il cielo. 
  • Andrea Pozzo (1642-1709), noto come Fratel Pozzo per la sua appartenenza ai gesuiti, è un attento interprete delle richieste dell’ordine. Le sue opere si distinguono per il virtuosismo prospettico, particolarmente marcato nel TRIONFO DI SANT’IGNAZIO, affresco realizzato sulla volta della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. 
  • Il maggiore contributo in campo artistico apportato da Baciccio e Fratel Pozzo è il perfezionamento della tecnica della quadratura, che utilizza la prospettiva per creare effetti tridimensionali su superfici piane.
Le domande guida 
  • A quale pittore del Cinquecento guarda Giovanni Lanfranco?
  • Quali sono le caratteristiche principali degli affreschi realizzati da Pietro da Cortona per Palazzo Barberini?
  • Quali sono le differenze tra Pietro da Cortona e Andrea Sacchi?
  • In quale modo i gesuiti influenzano la produzione artistica del Seicento?
  • Chi sono i più importanti rappresentanti del Barocco gesuita? Quali sono le loro opere più famose?
  • Che cos’è la quadratura?

Contesti d’arte - volume 2
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