Baciccio
Trionfo del nome di Gesù
- 1674-1679
- affresco
- Roma, Chiesa del Gesù, volta
Il Trionfo di Baciccio
Nella volta della Chiesa del Gesù, Baciccio è incaricato di rappresentare l’irrappresentabile, cioè il concetto teologico cui la chiesa stessa era ispirata e a cui si richiamava l’intera attività, pratica e teorica, dei gesuiti: il nome di Gesù. Normalmente una chiesa è intitolata a un santo, alla Vergine o alle molteplici funzioni del Cristo, più raramente allo Spirito Santo, ancor più raramente a Dio stesso. Il culto del nome di Gesù aveva invece un significato unico e profondo per la spiritualità gesuita: poteva essere pronunciato o scritto, ma raffigurarlo costituiva una sfida inedita.
Il pittore concepisce la volta della chiesa come un unico e ininterrotto campo scenico, dove il popolo cristiano sale verso l’immagine del nome di Gesù dentro una luce abbagliante, emanata dal divino, che contrasta con lo spazio d’ombra in cui si accalcano i peccatori spinti fuori dalla rappresentazione. L’espediente tecnico di un illusionistico squarcio nel soffitto che apre la chiesa verso il Paradiso è destinato a essere imitato da tutti i pittori barocchi successivi e trova immediata traduzione nell’opera di Fratel Pozzo.
Per dare l’idea della cacciata dei malvagi dallo spazio del Sacro e del Bene, Baciccio in alcuni punti
sovrappone l’intonaco
alla cornice che delimita l’affresco per proseguire la pittura anche oltre il limite che egli stesso si è prescritto, dando così l’impressione che le immagini escano al di fuori del bordo. Chi guarda ha così la netta sensazione che una forza incontenibile spezzi i limiti abituali e necessari dello spazio pittorico e dilaghi su tutta la superficie della volta della chiesa. I buoni, i santi, i saggi guardano verso l'alto e convergono verso la luce del nome di Gesù, appena leggibile: Baciccio applica testualmente e genialmente il principio in base al quale è possibile vedere perché c'è la luce, ma non è invece possibile guardare la fonte luminosa stessa, il sole o il divino, senza restarne accecati.