GUIDA ALLO STUDIO - Il Barocco a Roma: Alessandro Algardi e Francesco Borromini

GUIDA ALLO STUDIO

Il Barocco a Roma: Alessandro Algardi e Francesco Borromini

I saperi fondamentali 
  • Nel periodo del grande successo di Bernini, lo scultore Alessandro Algardi e l’architetto Francesco Borromini sono i suoi maggiori rivali sulla scena artistica di Roma. 
  • Alessandro Algardi (1598-1654) è uno scultore di origine bolognese che si forma nella bottega dei Carracci. Uomo colto e raffinato, Algardi lavora inizialmente come orafo alla corte dei Gonzaga, poi si accosta alla scultura e all’architettura.
    Le sue opere scultoree sono caratterizzate da solennità e monumentalità, e riprendono la classicità unita all’eleganza e al decoro. Questi caratteri emergono, per esempio, nei gruppi scultorei SAN FILIPPO NERI E L’ANGELO e DECOLLAZIONE DI SAN PAOLO, dai quali emerge anche una certa compostezza e austerità.
    La produzione di Algardi comprende anche dei busti-ritratto in marmo costituiti da una profonda indagine psicologica dei personaggi, come il BUSTO DI OLIMPIA MAIDALCHINI PAMPHILJ
  • Francesco Borromini (1599-1667) nasce nell’attuale Canton Ticino e si forma come intagliatore di pietre perché figlio di un capomastro; quando si trasferisce a Milano inizia il suo apprendistato come scalpellino nel cantiere del duomo.
    Qui cresce il suo interesse per l’architettura gotica, che emerge dalla progettazione di elaborate piante e dalla tendenza allo spiccato verticalismo. Nel 1619 Borromini si trasferisce a Roma e diventa assistente nei cantieri architettonici di Carlo Maderno e di Gian Lorenzo Bernini. Le architetture di Borromini si articolano su geometrie complesse (che nascono dalla combinazione di elementi base, come il triangolo e il cerchio) e sono ricche di citazioni dall’architettura del passato e di riferimenti simbolici.
    • Le opere più significative sono: la Chiesa di SAN CARLO ALLE QUATTRO FONTANE, a pianta centrale e con cupola ellittica, che è caratterizzata dall’effetto di continuità spaziale; 
    • la Chiesa di SANT’IVO ALLA SAPIENZA, dove sono evidenti il forte verticalismo e il dinamismo; 
    • l’ORATORIO DEI FILIPPINI, un progetto che comprende numerosi ambienti distribuiti secondo il criterio della funzionalità. 
    Nel 1632 Borromini lavora alla GALLERIA DI PALAZZO SPADA a Roma, un capolavoro barocco dove l’illusionismo, creato dalla falsa prospettiva, provoca un effetto di stupore e meraviglia in chi accede al cortile.
Le domande guida 
  • Dove compie la sua formazione Alessandro Algardi?
  • Quali sono i tratti stilistici delle opere di Algardi?
  • Quali artisti si sono dedicati maggiormente alla realizzazione di busti-ritratto?
  • Quali sono le caratteristiche dei busti-ritratto barocchi?
  • Attraverso quali tappe Borromini compie la propria formazione come architetto?
  • Quali sono i caratteri principali delle architetture di Borromini?
  • Quali sono le principali architetture progettate da Francesco Borromini a Roma?
  • Qual è la struttura planimetrica di Sant’Ivo alla Sapienza?
  • Che cosa si intende con “illusionismo barocco”?

Contesti d’arte - volume 2
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