Unità 5 La Grecia arcaica

Le coordinate dell’arte

Il Medioevo ellenico e il periodo di formazione 

Nell’XI secolo a.C., dopo il crollo della civiltà micenea, la Grecia entra in una fase di regresso economico e culturale, testimoniata dalla netta contrazione demografica e dall’abbandono della scrittura. Per questo motivo gli storici hanno definito “Medioevo ellenico” il periodo compreso tra l’XI e il IX secolo a.C., intendendo sottolineare con questa espressione la forte cesura rispetto al mondo miceneo. Si tratta di una fase in cui la civiltà greca va lentamente definendosi, attraverso l’integrazione di popolazioni diverse – Dori, Eoli e Ioni, presenti nella Penisola già dal II millennio a.C. – e che corrisponde, da un punto di vista artistico, al cosiddetto periodo di formazione, durante il quale si affermano lo stile protogeometrico, erede del linguaggio minoico, e, a partire dal X secolo circa, quello geometrico.
Attorno alla metà dell’XI secolo a.C. si registra un importante flusso migratorio verso le coste dell’Asia Minore, la cosiddetta prima colonizzazione; si definisce così lo stanziamento territoriale delle diverse etnie che abitano la Penisola ellenica, accomunate dall’uso di dialetti simili. La pratica della scrittura torna a diffondersi e le città greche si danno le prime leggi scritte. Va inoltre definendosi una nuova classe sociale, l’aristocrazia, che richiede, per celebrare il proprio prestigio, l’importazione e la produzione di prodotti preziosi e oggetti raffinati.

La nascita della pólis, l’arte come espressione comunitaria e gli influssi orientali 

Dall’VIII secolo a.C. si apre una nuova fase della storia greca, convenzionalmente definita età arcaica, caratterizzata da una decisa ripresa delle attività economiche e dei commerci e dalla nascita della pólis, il sistema istituzionale in cui è organizzata la vita politica e sociale della Grecia. A differenza delle grandi civiltà del Vicino Oriente, in cui l’individuo è considerato unicamente un suddito sottoposto alla volontà di un sovrano assoluto, la pólis è contraddistinta da un elemento di forte novità: la crescente partecipazione alla vita politica da parte dei cittadini.
Connesse alla pólis, e all’idea forte di collettività che esprime, sono l’arte e l’architettura del periodo, in cui è possibile rintracciare l’influenza dei modelli egizi: nascono l’architettura monumentale e la statuaria, mentre nella decorazione vascolare si afferma il cosiddetto stile orientalizzante. Edificio simbolo del periodo è il tempio, che va via via definendosi nei suoi elementi caratteristici e che rispecchia l’importante connotazione civile attribuita alle divinità e al culto: le feste religiose e le celebrazioni, infatti, costituiscono un aspetto importante nella vita dei cittadini, un rito collettivo che ne rafforza il sentimento di unità.

Dalla seconda colonizzazione alle Guerre persiane 

Il benessere raggiunto durante l’età arcaica porta un ulteriore aumento demografico e la conseguente necessità di spostarsi alla ricerca di terre coltivabili e di nuovi Dalla seconda colonizzazione alle Guerre persiane Il benessere raggiunto durante l’età arcaica porta un ulteriore aumento demografico e la conseguente necessità di spostarsi alla ricerca di terre coltivabili e di nuovi sbocchi commerciali: si assiste alla cosiddetta “seconda colonizzazione”, che coinvolge l’Italia meridionale, ribattezzata dai colonizzatori Magna Grecia (ossia “grande Grecia”), e le coste settentrionali dell’Africa (VII secolo).
Intanto, in patria si affermano, sulle altre, le due póleis di Sparta e Atene, che svilupperanno due modelli politici e istituzionali contrapposti: aristocratico il primo, democratico il secondo, soprattutto in seguito alle riforme di Clistene (508 a.C.), che allargano il diritto di partecipazione alla vita politica e rafforzano i poteri dell’assemblea legislativa, l’ecclesìa. Indipendentemente dall’orientamento, tutte le póleis sono caratterizzate da una completa autonomia politica ed economica – la Grecia non costituirà mai uno Stato unitario – e da un acuto senso di indipendenza, che in alcuni casi sfocia in accesa rivalità. Le contese non arrivano però a mettere in discussione l’appartenenza a una civiltà comune, in virtù della quale i Greci si ritengono superiori ai popoli stranieri con cui entrano in contatto, definiti barbari (termine onomatopeico che significa “balbuziente”, in quanto parlante una lingua straniera, quindi incomprensibile).
La consapevolezza di un’identità comune emerge in modo evidente in occasione delle Guerre persiane, combattute da una coalizione di póleis greche tra il 490 e il 479 a.C. contro il vasto e potente impero persiano. La vittoria dei Greci rappresenta una svolta politica, economica e culturale così importante da assumere un valore periodizzante: alla fine del V secolo a.C. si apre infatti l’età classica.

IL TEMPO
LE OPERE
1200-1100 a.C. ca. Crollo della civiltà micenea    
XI secolo a.C.
XI-IX secolo a.C. Medioevo ellenico
1050 a.C. Prima colonizzazione    
1050-900 a.C.   Periodo di formazione
1050-900 a.C.   Stile protogeometrico  
950 a.C.   Anfora con cavallino
900-700 a.C.   Stile geometrico  
750 a.C. ca.
Anfora del Dìpylon
VIII secolo a.C.
VIII-V secolo a.C. Età arcaica
VIII secolo a.C. Poemi omerici  
VIII secolo a.C. Nascita delle póleis    
VII secolo a.C.   Il tempio inizia a essere costruito in pietra  
VII secolo a.C. Seconda colonizzazione    
776 a.C. Prima Olimpiade
 
700-600 a.C.   Stile orientalizzante  
640 a.C.   Arýballos Macmillian
640-630 a.C.   Dama Auxerre  
600 a.C. ca.   Koúros di Capo Sunio
VI secolo a.C.
VI secolo a.C.   Il tempio è costruito con utilizzo esclusivo della pietra  
590 a.C.   Polymedes di Argo, Cleobis e Biton  
580 a.C.   Frontone del Tempio di Artemide a Corfù
570 a.C.   Vaso François  
550 a.C.   Cavaliere Rampin
VI secolo a.C.   Ceramica attica a figure nere  
540 a.C.   Exechias, Kýlix
530 a.C. ca.   Ceramica attica a figure rosse  
515 a.C.   Cratere di Sarpedonte
510-490 a.C.   Frontoni del Tempio di Atena Apháia a Egina
508 a.C. Riforma democratica di Clistene ad Atene    
490-479 a.C. Guerre persiane    
480 a.C. Colmata persiana    

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Forma, funzioni e idee

Si deve ai primi filosofi greci l’elaborazione e l’applicazione di un pensiero logico-razionale per conoscere ed esaminare la realtà (fino a quel momento interpretata attraverso il mito): la ricerca del principio costitutivo e primordiale, origine e fondamento del tutto (arché) della scuola di Mileto, o, successivamente con Pitagora, l’indagine sull’ordine e sull’armonia che fondano e caratterizzano l’universo sono i primi passi della storia della filosofia occidentale. Nello stesso periodo la ricerca di ordine e proporzione diviene elemento guida dell’arte. In architettura per esempio ogni elemento che compone il tempio è oggetto di un’attenta progettazione, che parte dall’individuazione di una misura base, un modulo, che struttura l’edificio nella sua totalità: si tratta quindi della ricerca di un principio unico che regola l’insieme, la cui complessiva armonia è data dalla rispondenza delle singole parti con il tutto.
Altro importante ambito di riflessione è l’uomo, inteso non come singolo individuo ma come principio, un tema che, come vedremo, caratterizzerà anche l’arte e la filosofia del periodo classico ma che inizia a imporsi come oggetto di indagine già in questa fase. È interessante notare come la figura umana non solo entri a far parte della decorazione vascolare, ma costituisca il soggetto esclusivo della statuaria monumentale, nei generi della kóre e del koúros. In entrambi si rintraccia il debito nei confronti dei modelli egizi, così come l’attenzione per i rapporti e le corrispondenze che “internamente” ne definiscono l’insieme strutturale. Per comprendere la centralità di queste tipologie scultoree è necessario conoscerne la funzione e la stretta relazione con la committenza aristocratica: collocati nei santuari come doni votivi alla divinità o nelle aree cimiteriali come segnacoli tombali, intendevano rappresentare i modelli ideali – maschile e femminile – a cui tutta la comunità aspirava, i valori in cui l’aristocrazia in particolare si riconosceva e attraverso i quali giustificava la propria superiorità. Il koúros celebra la giovinezza – il momento di massima espressione delle potenzialità umane – e la nudità, cui tradizionalmente in Grecia è attribuito un valore particolare: nudi erano per esempio gli atleti durante le gare in onore degli dèi, di esclusiva competenza maschile e aristocratica. Il nudo, una vera e propria celebrazione ed esaltazione del corpo, era associato dunque a un’idea di privilegio, di trionfo e di perfezione, non solo fisica ma anche morale. Anche la kóre veicola l’immagine femminile per eccellenza: l’eleganza della figura, la sobrietà e la compitezza dell’atteggiamento costituiscono le virtù domestiche che una donna doveva acquisire e mostrare.

GUIDA ALLO STUDIO
I concetti chiave
  • Periodizzazione: dopo il crollo della civiltà micenea (1200-1100 a.C. circa), la Grecia attraversa una fase di regresso economico e culturale (XI-IX secolo a.C.), il “Medioevo ellenico”, che da un punto di vista artistico corrisponde al cosiddetto periodo di formazione, in cui si affermano lo stile protogeometrico e geometrico. Dall’VIII secolo a.C. si apre un nuovo stadio della storia greca, l’età arcaica, caratterizzata da una decisa ripresa delle attività economiche e dalla nascita delle póleis.
  • Influenze: l’attività commerciale, insieme alle colonizzazioni, fornisce l’occasione di importanti contatti con il mondo orientale e non solo.
  • Identità: la Grecia non costituirà mai uno Stato unitario, tuttavia il senso di appartenenza a una stessa civiltà è forte. Le póleis si uniranno per fronteggiare un nemico comune in occasione delle Guerre persiane (490-479 a.C.). La vittoria dei Greci segna una svolta: si apre l’età classica.
  • Le caratteristiche dell’arte: i princìpi di ordine e proporzione sono gli elementi guida che si rintracciano anche nella ricerca filosofica del periodo. Uno dei temi principali è la figura umana, rappresentata in modo da dare forma a i valori propri della committenza aristocratica.

Contesti d’arte - volume 1
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico