Il Medioevo ellenico e il periodo di formazione
Nell’XI secolo a.C., dopo il crollo della civiltà micenea, la Grecia entra in una fase di regresso economico e culturale, testimoniata dalla netta contrazione demografica e dall’abbandono della scrittura. Per questo motivo gli storici hanno definito “Medioevo ellenico” il periodo compreso tra l’XI e il IX secolo a.C., intendendo sottolineare con questa espressione la forte cesura rispetto al mondo miceneo. Si tratta di una fase in cui la civiltà greca va lentamente definendosi, attraverso l’integrazione di popolazioni diverse – Dori, Eoli e Ioni, presenti nella Penisola già dal II millennio a.C. – e che corrisponde, da un punto di vista artistico, al cosiddetto periodo di formazione, durante il quale si affermano lo stile protogeometrico, erede del linguaggio minoico, e, a partire dal X secolo circa, quello geometrico.
Attorno alla metà dell’XI secolo a.C. si registra un importante flusso migratorio verso le coste dell’Asia Minore, la cosiddetta prima colonizzazione; si definisce così lo stanziamento territoriale delle diverse etnie che abitano la Penisola ellenica, accomunate dall’uso di dialetti simili. La pratica della scrittura torna a diffondersi e le città greche si danno le prime leggi scritte. Va inoltre definendosi una nuova classe sociale, l’aristocrazia, che richiede, per celebrare il proprio prestigio, l’importazione e la produzione di prodotti preziosi e oggetti raffinati.