Un’arte di evasione
7.3 Un’arte di evasione
Afrodite e il tema dell'amore
La fortuna di questi soggetti in età romana, molto richiesti soprattutto per l’abbellimento di ville e giardini, ha fatto sì che pervenissero a noi numerose copie, riconducibili essenzialmente al filone di Afrodite nuda e dei soggetti legati al tema dell’amore.
Venere di Milo
Una delle varianti più celebri di Afrodite è quella oggi nota come Venere di Milo (14). Trovata nel 1820 a Milo, isola dell’Egeo, fu portata a Parigi ed esposta al Museo del Louvre, dove fece scalpore per la sua nudità. Si tratta di una copia di un’Afrodite che si specchia nello scudo di Achille, databile alla fine del II secolo a.C. La dea, dalla figura sinuosa e sensuale, è parzialmente coperta da un morbido panneggio che dai fianchi scende fino ai piedi, velando anche la gamba sinistra che, piegandosi leggermente in avanti, dà all’intera figura il senso di un movimento spontaneo.
Eros e Psiche
Satiri, ninfe e fanciulli
Gli artisti dell’epoca attingono anche a un vasto repertorio di satiri e menadi, ▶ nereidi e ninfe, divinità dei boschi e delle acque. Inoltre, il gusto per i soggetti giocosi e per lo scherzo trova espressione nella raffigurazione dei bambini, che in questo periodo entrano in modo preponderante nell’arte: fanciulli che giocano, che corrono, che entrano nell’acqua, che dormono. Anche le divinità vengono "infantilizzate": Eros, da adolescente, diviene un bimbo paffutello e pronto allo scherzo.Pan e Dafni
Fanciullo che strozza l'oca
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico