Il tardo periodo classico
6.4 Il tardo periodo classico
Prassitele
La produzione artistica, sia in bronzo sia in marmo, dello scultore ateniese Prassitele, attivo tra il 375 e il 330 a.C., è esemplificativa della nascente attenzione verso nuovi soggetti. Definito "maestro della grazia", Prassitele si concentra sulla rappresentazione di figure adolescenti e femminili, che dimostrano con la sinuosità del corpo la capacità dell'artista di rendere le linee ondulate e i delicati passaggi chiaroscurali. A ciò si collega anche la preferenza accordata da Prassitele al marmo, che egli faceva dipingere da Nicia, un noto pittore del tempo. Questo materiale è infatti più adatto alla morbidezza del modellato, diversamente dal bronzo, che permette una resa più incisiva delle muscolature virili. Tutto ciò, insieme all'abilità tecnica, spiega la grande fortuna di Prassitele, soprattutto in età romana, quando le copie delle sue opere erano molto apprezzate per la decorazione di terme, giardini e ville. Non a caso, ancora oggi, le sculture di Prassitele sono quelle di cui si possiede il maggior numero di copie.Apollo Sauroctono
Hermes con Dioniso fanciullo
Lo schema del sostegno laterale, della sinuosità del giovane corpo e della resa di un'espressività intimista è ripetuto nell'Hermes con Dioniso fanciullo (47), proveniente dal Tempio di Hera a Olimpia e ritenuto da alcuni studiosi un originale. La struttura è costruita sull'inclinazione di tre assi: due paralleli, costituiti dalla testa e dalle gambe, il terzo dal tronco, in direzione obliqua rispetto ai due precedenti. Il tutto trasmette un senso di instabilità e allo stesso tempo di dinamismo. L'uso del marmo accentua le caratteristiche di morbidezza della muscolatura e la delicatezza dei lineamenti del volto.
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico