GUIDA ALLO STUDIO - La scultura della Grecia arcaica

GUIDA ALLO STUDIO

La scultura della Grecia arcaica

I saperi fondamentali 

  • La scultura del VII secolo a.C., contemporanea allo stile orientalizzante della ceramica, è detta dedalica (dal nome dello scultore Dedalo). Questa produzione, che si sviluppa a Creta e nelle isole, comprende figure di piccole dimensioni in avorio, terracotta e bronzo (KOÚROS DI DELFI) ma anche, soprattutto a partire da questo periodo, grandi sculture in pietra. 
  • Le figure umane in pietra, che richiamano modelli della statuaria egizia, sono massicce, rigide e frontali. Ne è un esempio la KÓRE DI NIKANDRE, un’enorme statua di marmo caratterizzata dalle forme piatte e squadrate. 
  • Nel VI secolo a.C. si diffonde la scultura arcaica, che comprende figure maschili nude (koúros) e figure femminili vestite con il peplo (kóre). In esse è marcata l’influenza della produzione artistica egizia, particolarmente evidente dalla tendenza al gigantismo e alla staticità. Inoltre, dimostrano la grande attenzione che i Greci dedicavano alla raffigurazione della figura umana e alla ricerca della sua bellezza ideale. Nella maggior parte dei casi, sui volti delle statue compare un accenno di sorriso, detto “sorriso arcaico”, provocato dalla resa della profondità della bocca mediante il rigonfiamento delle labbra. 
  • Si distinguono tre tendenze nella scultura arcaica: dorica, ionica e attica.
    • Lo stile dorico del koúros ha un’impronta massiccia, rigida e squadrata che emerge, per esempio, dai KOÚROI GEMELLI CLEOBIS E BITON, statue di grandi dimensioni che sono simbolo di forza fisica (sottolineata dalla resa della muscolatura) e di giovinezza. 
    • Il koúros di stile ionico, invece, ha linee più armoniose (figura slanciata e girovita sottile) e i lineamenti del volto sono più delicati (KOÚROS DI MELOS). Alcune statue di questo periodo presentano anche tracce di colore, come nel caso della KÓRE DEL PEPLO
    • Con lo stile attico il koúros assume una posizione più naturale e si sporge in avanti per offrire doni alla divinità (KOÚROS DI ARISTODIKOS). 
  • Oltre alle statue di koúroi e di kórai in posizione eretta, sono stati rinvenuti anche frammenti di statue in posizioni diverse, riconducibili al periodo arcaico, per esempio: il MOSCHÓPHOROS, un offerente che tiene un vitello sulle spalle, e il CAVALIERE RAMPIN, la più antica statua equestre giunta fino a noi.

Le domande guida 
  • A quale periodo risale la scultura dedalica?
  • Quali materiali sono utilizzati nella statuaria dedalica?
  • Quali sono le caratteristiche delle statue risalenti alla scultura dedalica?
  • Che cosa rappresentano le statue chiamate koúroi e kórai?
  • Che funzione svolgevano le statue arcaiche di grandi dimensioni?
  • Perché per i Greci è importante la resa della figura umana?
  • Che cosa si intende con l’espressione “sorriso arcaico”?
  • In quale tendenza della scultura arcaica si faceva uso del colore?
  • Che cosa si intende con l’espressione “colmata persiana”?

Contesti d’arte - volume 1
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico