L’emozione della lettura - volume C

ALLA SCOPERTA DEI TESTI 360 365 370 375 380 385 390 395 le borchie di Ramnete e la tracolla a placche d oro, che un tempo il ricchissimo Cedico mandò in dono a Remulo tiburte, stringendo amicizia da lontano; quegli morendo la dà in possesso al nipote; dopo la morte i Rutuli se ne impadroniscono guerreggiando in battaglia. Poi indossa l elmo di Messapo, agevole e adorno di creste. Escono dal campo, e prendono vie sicure. Frattanto cavalieri mandati in avanscoperta dalla città latina, mentre il grosso dell esercito indugia schierato nella pianura, andavano e portavano a Turno risposte del re: trecento, tutti armati di scudi, guidati da Volcente. E già s avvicinavano al campo, e arrivavano al muro, quando li scorgono lontano piegare in un sentiero a sinistra; l elmo tradì l immemore Eurialo nell ombra luminescente della notte, e rifulse percosso dai raggi. Non passò inosservato. Grida dalla schiera Volcente: «Fermatevi, uomini; che ragione all andare? Che soldati siete? Dove vi dirigete? . Essi non si fecero incontro, ma fuggirono veloci nel bosco e s af darono alla notte. Da tutte le parti i cavalieri si slanciano nei noti bivii e circondano di guardie tutti gli sbocchi. Era una vasta selva irta di cespugli e di nere elci, e dovunque la riempivano tti rovi; lucevano radi sentieri tra piste occulte. Ostacolano Eurialo le tenebre dei rami e la pesante preda, e il timore lo trae in inganno con la direzione delle vie. Niso s allontana. Incauto, oltrepassa il nemico, e i luoghi che dal nome di Alba si chiamarono Albani allora, alte pasture, li aveva il re Latino , quando si ferma e si volge inutilmente all amico scomparso: «Eurialo, infelice, dove mai ti ho lasciato? E per dove seguirti? . Ripercorrendo tutto l incerto cammino della selva ingannevole, e insieme scrutando le orme, le percorre a ritroso, ed erra tra i cespugli silenti. Ode i cavalli, ode lo strepito e il richiamo degli inseguitori: non passa lungo tempo, quando gli giunge agli orecchi un clamore, e vede Eurialo; già tutta la torma, 360. borchie: piastre di metallo. 362. Remulo tiburte: Remulo di Tivoli. 365-366. agevole e adorno di creste: leggero da indossare e decorato con pennacchi. vie sicure: prive di pericoli. 367. dalla città latina: da Laurento, città dei Latini. 369. andavano re: anche se il re Latino si era opposto alla guerra, aveva acconsentito a fornire consigli e aiuto a Turno. 370. Volcente: generale latino, che ha con sé trecento cavalieri rutuli. 373. l immemore: l incauto. L aver indossato l elmo lucente di Messapo non è stata una buona idea, perché il suo bagliore ha reso Eurialo visibile ai nemici. 379-380. nei noti bivii: i cavalieri di Volcente conoscono bene la zona, a differenza di Eurialo e Niso, per cui si muovono con sicurezza tra le biforcazioni dei sentieri. 381-383. nere elci: scuri lecci. lucevano piste occulte: brillavano sentieri a tratti tra le piste nascoste dalla vegetazione. 384. e la pesante preda: Eurialo è ostaco- lato anche dal peso del bottino. 385. e il timore vie: Eurialo, spaventato, è indotto a sbagliare strada. 386. Incauto: Niso non sa quello che sta accadendo. 388. allora Latino: i luoghi su cui sarebbe sorta la città di Alba Longa, ricchi pascoli (alte pasture), erano di proprietà del re Latino. 393. silenti: silenziosi. 396. la torma: lo squadrone dei nemici. 347

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Epica