T8 - Un canto ammaliante: Odisseo e le Sirene

ALLA SCOPERTA DEI TESTI T8 Un canto ammaliante: Odisseo e le Sirene ` Tratto da Odissea, libro XII, vv. 165-200 John William Waterhouse, Ulisse e le sirene, 1891. / v x x j x j n a x n lnx lns x a n v xn ln $ln a a n lx Elx n x a a la 1na x a lx -x jn e poi, grazie ai venti propizi inviati dalla maga, giunge presso gli scogli delle Sirene, seducenti creature che attirano con il canto i marinai per poi lasciarli morire. Il vento cala e Odisseo comunica ai compagni che cosa a n a a n la -x jn lx a n a lx a a x n njjwxn j a jn a n n x b a j a n le dolci voci delle Sirene, dopo essere stato legato con nodi robusti all albero della nave. 165 170 175 180 Dicendo così io spiegavo ogni cosa ai compagni: intanto la solida nave rapidamente arrivò all isola delle Sirene: la spingeva un vento propizio. Subito dopo il vento cessò, successe una calma senza bava di vento, un dio assopiva le onde. I compagni, levatisi e piegate le vele, le deposero nella nave ben cava e postisi ai remi imbiancavano l acqua con gli abeti piallati. Io invece, tagliato col bronzo aguzzo un grande disco di cera a pezzetti, li premevo con le mani robuste. Subito la cera cedette, sollecitata dalla gran forza e dal raggio del Sole, del signore Iperionide: la spalmai sulle orecchie a tutti i compagni, uno a uno. Essi poi mi legarono per le mani ed i piedi ritto sulla scassa dell albero, ad esso eran strette le funi, e sedutisi battevano l acqua canuta coi remi. Ma appena distammo quanto basta per sentire chi grida, 165. Dicendo... ai compagni: si tratta delle istruzioni ricevute da Circe per sopravvivere alla pericolosa seduzione delle Sirene. 167. all isola delle Sirene: secondo la tradizione si tratta di un gruppo di scogli a sud della penisola di Sorrento. Nelle versioni più antiche del mito, le Sirene erano creature mostruose con il volto di donna e il corpo di uccello, dotate di incredibili capacità canore; solo successivamente furono rappresentate come creature marine, con il busto di belle fanciulle e la coda di pesce. 168. successe: seguì. 169. un dio assopiva le onde: un dio faceva addormentare le onde. 172. imbiancavano... piallati: facevano biancheggiare l acqua di spuma, con i remi (abeti piallati, cioè levigati: è una metonimia). 173. col bronzo aguzzo: con una lama di bronzo affilata (metonimia). 174. li premevo: Odisseo maneggia i pezzi di cera per renderli malleabili e plasmarli come tappi per le orecchie dei compagni. 175. cedette: divenne molle. 176. del signore Iperionide: del Sole. Iperionide è un patronimico: dal titano Iperione e da Teia erano nati il Sole, la Luna (Selene) e l Aurora (Eos). 179. sulla scassa dell albero: sul basamento dell albero maestro. 180. acqua canuta: acqua biancheggiante per la schiuma. 181. Ma appena... grida: non appena si trovarono alla distanza dalla quale si può avvertire un grido. 237

L’emozione della lettura - volume C
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Epica