1. Il poeta-personaggio
Se c’è un aspetto che caratterizza la lirica moderna, dal Romanticismo in poi, è la ricerca di originalità a ogni costo. L’autore si svincola dall’obbligo di seguire il solco tracciato dai grandi maestri della tradizione, nel tentativo di emularli, e prova soprattutto a esternare liberamente i propri sentimenti, mettendosi a nudo nel modo più immediato e intenso possibile. Anche nell’epoca classica il poeta rappresentava i caratteri del proprio io, in relazione all’amore o alle passioni della vita, ma è nell’Ottocento che la poesia diviene espressione costante dell’animo, confessione intima, sfogo personale e il poeta appare sulla scena come un vero e proprio personaggio, che comunica i valori, le funzioni e le ambizioni della propria esistenza di artista. Il lettore finisce così per identificare l’io lirico con la persona che ha firmato il componimento, senza mediazioni. Ciò accade molto più di frequente in poesia che nella narrativa, dove invece spesso avvertiamo un grande divario fra l’autore reale e il narratore delle pagine di un romanzo.