Nome
|
Descrizione
|
Esempi
|
Ripetizione [#1]
|
Raddoppiamento ravvicinato di una o più parole. Può svolgere molteplici funzioni, ma in generale aumenta l’enfasi e rafforza il concetto espresso dal sintagma ripetuto.
|
e ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.
(Dino Campana)
|
Anadiplosi
|
Ripetizione dell’ultima parola di una frase o di un verso all’inizio della frase o del verso successivo.
|
eppure eravamo turbe,
turbe golose
assetate
di bianchi pensieri
(Alda Merini)
|
Poliptoto
|
Ripetizione di una parola, all’interno di una frase, con diversa funzione grammaticale e sintattica.
|
Cred’io ch’ei credette ch’io credesse
(Dante Alighieri)
Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente
(Ugo Foscolo)
|
Anafora
|
Ripetizione di una o più parole all’inizio di versi contigui o a distanza. Oltre a conferire enfasi alla parola ripetuta, possiede un’importante funzione ritmica e permette di costruire il testo come una serie di elementi fissi e variabili.
|
infanzia raccolta acino ad acino,
infanzia sapido racimolo
(Andrea Zanzotto)
– Ricordi le luci, le gemme,
le vesti smaglianti?
– Ricordi il tuo sozzo peccato?
(Aldo Palazzeschi)
|
Può cadere anche all’interno del verso: in questo caso, è comunque collocata all’inizio di un gruppo sintattico (sintagma, frase o periodo).
|
né dolcezza di figlio, né la pieta
del vecchio padre, né ’l debito amore
lo qual dovea Penelopè far lieta
(Dante Alighieri)
|
Epifora
|
L’anafora prende questa denominazione quando l’elemento ripetuto si trova alla fine di un verso o di un gruppo sintattico.
|
Il bimbo dorme, e sogna i rami d’oro,
gli alberi d’oro, e le foreste d’oro.
(Giovanni Pascoli)
|
Chiasmo
|
Disposizione secondo un ordine incrociato (xy/yx) degli elementi che costituiscono due sintagmi o frasi. La parola deriva dal greco khiasmós che significa “disposto a croce”, come la lettera greca χ (chi). In alcuni casi il chiasmo è relativo alle funzioni sintattiche dei membri coinvolti, in altri al significato delle parole.
|
• relativo alle funzioni sintattiche
e ’l ventre largo, e unghiate le mani
(Dante Alighieri)
Alla coppia nome + aggettivo ne segue un’altra con ordine invertito, aggettivo + nome.
Sento l’aura mia antica, e i dolci colli
veggo apparire
(Francesco Petrarca)
Le proposizioni presentano un ordine invertito: verbo + complemento oggetto / complemento oggetto + verbo.
|
• relativo al significato
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
(Ludovico Ariosto)
I due termini estremi si riferiscono al campo semantico dell’amore, mentre i due centrali a quello della guerra.
|
Climax
|
Successione di parole o espressioni che amplificano progressivamente l’intensità dei concetti comunicati.
|
Ecco sono agli oltraggi, al grido, all’ire,
al trar de’ brandi, al crudel suon de’ ferri
(Ludovico Ariosto)
Dalle offese (oltraggi) alle urla (grido), alla furia (ire), allo sguainare di spade (trar de’ brandi), allo scontro vero e proprio.
|
La versione opposta, in cui l’intensità diminuisce, è detta anticlimax.
|
In terra, fumo, polvere, ombra, niente.
(Luis de Góngora)
|
Enumerazione [#2]
|
Accostamento di parole o gruppi di parole in un elenco, spesso usato per descrivere spazi, persone o concetti; in base ai rapporti logici dei membri, può essere ordinato o caotico.
|
• ordinata
e fe’ il simil di querce e d’olmi vecchi
di faggi e d’orni e d’illici e d’abeti
(Ludovico Ariosto)
|
• caotica
pure il fastidio ha fame, pure la calunnia,
e le ali hanno fame, e gli zoccoli degli angeli,
e i germogli, e la fragilezza, e l’opale,
e la zavorra, il macigno, i tamburi del jazz,
le cicalate, i cavilli, le inutili carte (Angelo Maria Ripellino)
|
Parallelismo
|
Disposizione di due o più elementi di una frase (sintagmi, preposizioni, predicati…) secondo una certa simmetria. È spesso combinato all’anafora o ad altre figure di ripetizione.
|
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
(Dante Alighieri)
|
Anastrofe
|
Inversione dell’ordine abituale di una o più parole all’interno di una frase.
|
e pianto, ed inni, delle Parche il canto.
(Ugo Foscolo)
Il complemento di specificazione (delle Parche) è anteposto al nome a cui si riferisce (il canto).
|
Iperbato
|
Separazione di due parole strettamente connesse dal punto di vista sintattico (nome e aggettivo, soggetto e verbo…) attraverso l’inserzione di una o più parole: ciò determina una modifica nell’ordine abituale della frase e crea effetti di suggestione.
|
O belle agli occhi miei tende latine.
(Torquato Tasso)
Il complemento di termine (agli occhi miei) è inserito a spezzare il sintagma aggettivo + nome (O belle tende […] latine), di solito unito.
|