L’autore
Andrea Zanzotto nasce nel 1921 a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, da una famiglia di artigiani. Conseguita la maturità classica si iscrive all’Università di Padova, dove si laurea nel 1942 in Lettere, per poi intraprendere la professione di insegnante, interrotta soltanto per partecipare alla Resistenza e per una breve parentesi lavorativa in Svizzera e in Francia, da dove rientra nel 1947. Nel 1950 vince il premio San Babila, sezione inediti, con le poesie che entrano nella prima raccolta, Dietro il paesaggio (1951). Seguiranno a intervalli regolari altri volumi di versi (tra i quali La Beltà, 1968; Pasque, 1973; Meteo, 1996) e alcuni libri di prose critiche e creative. È molto attento agli sviluppi della psicoanalisi, alla quale si rivolge per curare i disturbi di cui soffre (ansia, insonnia, emicrania). Guarda con crescente preoccupazione agli scempi paesaggistici, che gli fanno paventare un disastro ambientale imminente. I suoi timori si riflettono negli ultimi versi, raccolti in Conglomerati (2009). Muore a Conegliano (Treviso) nel 2011.