L’autore
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, nasce nel 1904 a Parral, in Cile. Cresce a Temuco e si sposta nella capitale, Santiago, per frequentare l’università. Nel 1924 incontra il successo grazie alla raccolta di Venti poesie d’amore e una canzone disperata, in cui spiccano già alcuni dei suoi temi tipici quali l’amore e il paesaggio natale. In seguito intraprende la carriera di diplomatico, esercitata prima nel Sudest asiatico e poi in Europa. È in Spagna quando scoppia la Guerra civile: si schiera dalla parte dei repubblicani e pubblica varie poesie civili a loro sostegno contro le truppe del generale nazionalista Franco (Spagna nel cuore, 1937). Tornato in Cile, aderisce al Partito comunista e viene eletto senatore, ma è costretto a fuggire nel 1948, perseguitato dal dittatore Videla. Viaggia allora in vari paesi del mondo, compresa l’Italia, dove soggiorna lungamente a Capri. Tornato in patria nel 1953, si stabilisce nei pressi di Valparaiso e nel 1970 è nominato ambasciatore a Parigi dal presidente Salvador Allende. Nel 1971 riceve il premio Nobel per la Letteratura. Poco dopo il suo ritorno in Cile, nel 1973, assiste al colpo di stato del generale Pinochet. Da tempo malato, muore nello stesso anno.