L’autore
Vladimir Majakovskij nasce nel 1893 da famiglia umile in Georgia, ai confini meridionali dell’impero zarista. Dopo la morte del padre, a tredici anni si trasferisce a Mosca insieme alla madre e alle sorelle. Ancora adolescente, si accosta alle idee socialiste e viene più volte arrestato. Rivoluzionario anche in poesia, è sedotto dalle idee di rinnovamento dei Futuristi italiani ed esordisce nel 1913 con la raccolta Io! Quando i bolscevichi nel 1917 prendono il potere, mette la sua arte al servizio della causa proletaria, organizzando riviste e letture di versi nelle fabbriche. Nel 1925 compie un lungo viaggio in giro per il mondo: Francia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Cuba. Negli anni successivi continua il lavoro letterario, teatrale e giornalistico, incontrando tuttavia i sospetti della polizia staliniana. Amareggiato dalla politica sovietica e vittima di una forte depressione, dovuta anche a una difficile situazione sentimentale, nel 1930 muore suicida a Mosca.