L’autore
Giovannino Guareschi nasce nel 1908 a Fontanelle di Roccabianca, in provincia di Parma. Dopo aver studiato, ma senza laurearsi, Giurisprudenza e aver prestato servizio militare, lavora come correttore di bozze alla “Gazzetta di Parma” e poi come redattore al settimanale umoristico il “Bertoldo”. Si sposa nel 1940, ma due anni dopo è costretto a ritornare sotto le armi, per aver pronunciato insulti contro Mussolini dopo aver alzato troppo il gomito. Fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943, è internato in vari campi di concentramento, e riesce a tornare in patria solo nel settembre del 1945. Continua il lavoro di scrittore e di giornalista, fondando il settimanale “Candido”, sulle cui colonne conduce le sue battaglie politico-sociali. Acceso monarchico e convinto cattolico, Guareschi è anche un fervente anticomunista, atteggiamento che lo porta a essere inviso a molti intellettuali e politici di sinistra. Le sue opere più note fanno parte della cosiddetta “saga del Mondo piccolo”, ambientata in un immaginario paese della Bassa Padana e costituita da romanzi brevi, come Il compagno don Camillo (1959), e soprattutto da raccolte di racconti, tra cui Don Camillo (1948) e Don Camillo e il suo gregge (1953). Protagonisti della saga sono don Camillo, un parroco dal carattere deciso, e il suo rivale Peppone, comunista e sindaco del borgo. Guareschi muore a Cervia, nel 1968, in seguito a un infarto.