L’autore
Luigi Pirandello nasce a Girgenti (oggi Agrigento), nel 1867. Avviato dal padre agli studi tecnici, si iscrive poi alla facoltà di Lettere di Palermo e si laurea nel 1891 a Bonn, in Germania. Tornato in Sicilia, nel 1894 sposa Maria Antonietta Portulano, e in seguito diventa insegnante di Lettere, avviando anche la carriera di scrittore con la pubblicazione di romanzi, versi e novelle. Nel 1903 si verifica un evento drammatico, che sconvolge la sua vita: l’allagamento di una miniera di zolfo compromette le finanze della famiglia e getta la moglie in uno stato di prostrazione psicologica da cui non si riprenderà mai. Nel 1904 Pirandello pubblica il suo primo grande romanzo, Il fu Mattia Pascal, e, nel 1908, il saggio L’umorismo, fondamentale esposizione delle sue teorie letterarie e filosofiche. Contemporaneamente intensifica la produzione di novelle (raccolte poi in Novelle per un anno) per ovviare alle cattive condizioni economiche e, nel 1910, intraprende la carriera di autore teatrale, che nel giro di un decennio lo porterà a ottenere fama mondiale grazie a opere come Così è (se vi pare) (1917), Sei personaggi in cerca d’autore (1921), Enrico IV (1922). In tutta la sua produzione viene rappresentata la crisi dell’uomo moderno, privo di certezze, paralizzato da illusioni e autoinganni, costretto dai condizionamenti sociali a indossare una maschera esteriore che lo cristallizza in una «forma», salvo ritrovare talvolta, magari per un evento improvviso e casuale, la «vita» in un impulso imprevedibile che agita il fondo della sua anima. Aderente al fascismo e Accademico d’Italia, Pirandello viene insignito nel 1934 del premio Nobel per la Letteratura. Muore nel 1936 a Roma.