Il filo dell’arte - volume C

Gli artisti cinesi però non vogliono subire le influenze degli invasori mongoli. Dimostrano il loro distacco dedicandosi alla pittura di soggetti astratti o legati al passato. Pochi sono i pittori cinesi che decidono di rimanere a corte. Durante la dinastia dei Ming (1368-1644) si compiono lavori di rafforzamento della Grande Muraglia. La costruzione di questa imponente opera di difesa era cominciata secoli prima; con i Ming viene consolidata e potenziata. Nella capitale, Pechino, si costruisce la Città Proibita, la dimora dell imperatore. Venne così chiamata perché nessuno, se non gli appartenenti alla famiglia reale, aveva il permesso di entrarvi. Composta da numerosi palazzi, era separata dal resto della città da un alto muro. I Ch ing (1644-1912) sono l ultima dinastia imperiale del Paese. In questo periodo di ricchezza e stabilità prospera la produzione di oggetti di lusso. Numerose botteghe artigiane e i laboratori del palazzo imperiale producono oggetti in lacca, vetro smaltato e giada. T UNA PIANTA SIMBOLICA Sotto la dominazione mongola degli Yuan, la rappresentazione del bambù, una pianta che si piega senza spezzarsi, diventa il simbolo della resistenza opposta dagli intellettuali alla cultura degli invasori. Lo stesso significato hanno i fiori di susino, che sbocciano d inverno senza temere il gelo. Li K an, Bambù, periodo Yuan, inchiostro su carta. Kansas City, Nelson Art Gallery, Atkins Museum. La Grande Muraglia. T LA CITT PROIBITA La Città Proibita sorge nel cuore di Pechino. Si estende su 720 000 m2 ed è formata da ottocento edifici, per un totale di quasi novemila stanze. Il complesso della Città Proibita è diviso in due parti. In quella interna viveva l imperatore con la sua famiglia, quella esterna comprendeva gli edifici dedicati alle cerimonie. La città era circondata da un muro alto 10 metri e da un fossato profondo 6 metri. La Sala dell Armonia Suprema è il palazzo all interno della Città Proibita dove venivano celebrati i grandi riti come le incoronazioni, le nozze, i compleanni. interamente costruito in legno a incastro, cioè senza chiodi, ed è sorretto da 24 colonne. I mattoni del pavimento furono cotti con olio di lino affinché rimanessero sempre lucidi. 67

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