Verso le competenze

I SAPERI FONDAMENTALI

L’AMBIENTE E LE RISORSE

La Grecia tra il Mediterraneo e l’Oriente 

La Macedonia, una regione settentrionale della Grecia, era ricca di legname e di metalli preziosi. Grazie ai contatti commerciali con l’Oriente, i suoi abitanti raggiunsero un notevole sviluppo economico e la loro espansione territoriale creò un nuovo vastissimo mercato, che collegava l’Europa e il Mediterraneo con le ricche regioni del Vicino Oriente.

IL RACCONTO DELLA STORIA

Il regno di Macedonia alla conquista della Grecia

Il re Filippo II, eletto dai nobili guerrieri macedoni nel 359 a.C., sfruttò le rivalità tra le città elleniche per imporre il proprio dominio sulla Grecia. Dopo la vittoria di Cheronea, nel 338 a.C., contro le truppe della lega antimacedone, con la pace di Corinto dell'anno successivo egli concesse un'apparente autonomia amministrativa alle póleis sottomesse, che di fatto però erano assoggettate al comando militare del sovrano macedone.

L’impero di Alessandro e i regni ellenistici

Nel 336 a.C., mentre era sul punto di iniziare una campagna militare contro l'impero persiano, Filippo fu assassinato da una congiura di nobili macedoni. Il trono passò al suo giovane figlio, Alessandro, che, dopo aver sedato la ribellione delle città elleniche, si dedicò all'impresa progettata dal padre. Dopo le rapide vittorie ottenute presso il fiume Granico e a Isso, le truppe macedoni dilagarono in tutti i territori dei Persiani e li sconfissero definitivamente presso Gaugamela, conquistando un vastissimo impero; giunti presso il fiume Indo, nel 326 a.C. iniziarono il ritorno in patria.
Nel 323 a.C., mentre si trovava a Babilonia, Alessandro morì per una malattia improvvisa. Dopo la morte del sovrano macedone, che segnò l'iniziò dell'età ellenistica, l'impero macedone si disgregò: i suoi generali, alla guida delle rispettive truppe, si scontrarono per imporre la propria supremazia sugli avversari. Al termine di queste guerre si formarono alcuni regni dinastici, guidati da sovrani chiamati diadochi (“successori”). I principali furono il regno degli Antigonidi, in Macedonia e in Grecia, il regno d'Egitto, guidato dalla dinastia dei Tolomei, e guello dei Seleucidi, che si estendeva dall'Anatolia all'India.
I vastissimi domini territoriali dei Seleucidi si disgregarono nel II secolo a.C. in seguito all'invasione dei Parti, che si stabilirono in Armenia, e alla nascita di un nuovo regno in Anatolia, guidato dalla dinastia degli Attalidi.

La koiné e la cultura ellenistica

Nonostante le contese tra i diadochi, i regni ellenistici mantennero la loro unità culturale, simboleggiata dall'adozione della koiné come lingua ufficiale. Le capitali dei regni diventarono importanti centri culturali e scientifici, in particolare Alessandria d'Egitto con la sua Biblioteca reale e con il Museo.

Il nuovo Storia&Geo - volume 1
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Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana