Disegno a linea continua

ARTE insieme Linea, forma e colore Disegno a linea continua Jean Dubuffet, Ritratto di donna in campagna, 1983, matite e pennarello. Parigi, Museo Nazionale d Arte Moderna Centre Georges Pompidou. Il termine disegno deriva dal latino de-signare, che significa indicare, denominare, delimitare, mostrare, rappresentare . Il disegno è, in sostanza, una linea mediante la quale si delimita e si descrive un immagine grazie al suo contorno. Spesso è utilizzato come fase preparatoria di un opera, che poi sarà eseguita con altre tecniche (pittura, scultura, architettura ecc.): in questo caso si tratta del cosiddetto schizzo preparatorio . Molti di noi, alle prese con una matita, provano una certa difficoltà a rappresentare oggetti reali o immaginari attraverso il disegno; usano e riusano la gomma come un insostituibile alleata e riempiono il foglio di tracce che si sommano alla linea finale. Jean Dubuffet (1901-1985), pittore e scultore francese, ha usato molto la linea per definire le immagini nelle sue opere, con un segno netto, quasi un incisione. Affascinato dall arte primitiva e da quella dei popoli africani, dai disegni dei bambini e di chi disegna in modo spontaneo, egli ha fondato il movimento dell Art Brut, un arte bruta, grezza , manifestazione espressiva immediata ed elementare. PASSO PER PASSO Questo laboratorio vuole essere un gioco, un modo diverso e divertente per disegnare, partendo dal più classico degli esercizi: l autoritratto. Senza alzare dal foglio la matita o la penna, pian piano nasce un ritratto insolito e un po bizzarro costituito da una linea continua. Potete usare la stessa tecnica per realizzare un paesaggio, un animale, un albero e così via. un attimo allo specchio e iniziate! Da dove? Guardatevi Dal contorno del vostro viso, ma fate attenzione: dal momento in cui appoggiate la penna sulla carta non potrete più alzarla o fermarla! E se fate un errore o non siete soddisfatti del naso? Non potete correggere né cancellare, ma solo proseguire il disegno, facendo scorrere la penna sempre alla stessa velocità. Anche se le orecchie vi sembrano brutte o grandi, non potete cambiarle perché la linea deve andare avanti, sempre 26

Il filo dell’arte - volume A
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Comunicazione visiva