I pennarelli

Le tecniche espressive I pennarelli I pennarelli sono un invenzione relativamente recente: risalgono infatti, agli anni Cinquanta del Novecento. Hanno un involucro di plastica e la punta in feltro o in fibra imbevuta di colore mescolato ad alcol e acqua. Consentono di sovrapporre i colori, ma non di cancellarli o sfumarli. I pennarelli rappresentano un ottimo strumento per tracciare schizzi a colori e sono molto usati da illustratori e architetti. Alcuni, come gli Uniposca, hanno inchiostri indelebili e molto coprenti. La punta sottile viene usata per contorni e tratteggi e si può alternare con quella grossa tonda per campiture di colore piatto. La punta a scalpello, larga e piatta, e quella morbida e lunga, che imita un pennello, danno la possibilità di marcare in modo diverso in base all inclinazione sul foglio. RICORDA! Non premere troppo la punta di feltro per non rovinarla. Chiudi bene il tappo dei pennarelli per evitare che l inchiostro evapori facendo seccare la punta. I segni dei pennarelli non si cancellano e non è possibile correggerli. La carta liscia o leggermente lucida è il supporto più indicato per questi strumenti. faccio e imparo Traccia delle linee parallele ravvicinate le une alle altre in diagonale o in orizzontale senza lasciare spazi bianchi. Questa tecnica è molto efficace con i pennarelli a punta obliqua. Sovrapponendo tracciati paralleli, ottieni tonalità più scure. 158 Su un foglio bianco disegna 3 cerchi e traccia in tutti il diametro verticale. Riempi ciascuno con puntini molto fitti a pennarello: nella prima figura usa il blu, nella seconda il giallo e nella terza il rosso. Nella metà sinistra di ogni figura aggiungi poi numerosi puntini di un colore primario a scelta. Guarda da una certa distanza il risultato e osserva il nuovo colore della metà sinistra.

Il filo dell’arte - volume A
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