Il filo dell’arte - volume A

Oltre alla prospettiva lineare, esiste un modo di rappresentare lo spazio basato sull intuito dell artista e sull improvvisazione: è la cosiddetta prospettiva empirica, usata già dagli artisti più antichi. Questo metodo di rappresentazione dello spazio è poco preciso e personaggi ed edifici possono apparire non proporzionati tra loro, ma consente di guidare l attenzione dell osservatore sui particolari più significativi. Per esempio, quando un artista raffigura un personaggio o un oggetto più grande degli altri ci vuole dire che quello è il vero protagonista della scena. L artista austriaco Egon Schiele sceglie spesso la prospettiva empirica nelle sue opere. In genere appiattisce leggermente gli spazi e i corpi e ne accentua le caratteristiche che più lo colpiscono. In questo modo ci trasmette la sua inquietudine e le sue ansie. In Krumau le case sembrano avvolgersi su se stesse e schiacciarsi l una sull altra; il fatto che non si sviluppino regolarmente in profondità ce le fa apparire particolarmente fragili. Egon Schiele, Krumau la piccola città V, 1915, olio su tela. Linz, Neue Galerie der Stadt. faccio e imparo DISEGNARE LA PROSPETTIVA CENTRALE Realizza un paesaggio usando la prospettiva centrale. Su un foglio da disegno traccia una retta orizzontale, che sarà la linea dell orizzonte (LO), e in un punto a piacere di tale retta fissa il punto di fuga (PF). Disegna un rettangolo sotto LO e unisci i vertici con PF. Traccia una linea orizzontale e una verticale tra le linee di fuga che escono dai vertici del rettangolo in modo che diventi un parallelepipedo. Con lo stesso procedimento puoi costruire altri parallelepipedi o cubi e creare una composizione. A questo punto, puoi aggiungere alcuni particolari a pennarello, in modo da trasformare i parallelepipedi in edifici e oggetti. LO PF LO LO PF PF 145

Il filo dell’arte - volume A
Il filo dell’arte - volume A
Comunicazione visiva