Gli sbocchi professionali

Gli sbocchi professionali

Il cuoco, termine che deriva dal verbo latino coquere che vuol dire “cuocere”, è chi cucina: in particolare è chi cucina per mestiere in case private, trattorie o ristoranti. Anche l’addetto alla preparazione dei pasti per una comunità (scuola, fabbrica, ospedale, casa di riposo ecc.) viene chiamato cuoco. Chef, invece, è “capo” in francese: lo chef, quindi, è il cuoco che dirige il personale di cucina. Chi intraprende la professione di cuoco, ha un’ampia possibilità di scelta fra numerose e diverse possibilità di lavoro: vediamo le principali e le loro caratteristiche essenziali.

Ristorazione commerciale

È quella che si svolge in locali di vario livello destinati esclusivamente a servire pasti per una clientela indifferenziata, come ristoranti, osterie, trattorie, pizzerie, self service, steak house, spaghetterie, fast food e così via; oppure in aziende che forniscono anche altri servizi oltre alla cucina, come alberghi d’ogni tipo, pensioni, villaggi turistici, agriturismi e simili; o, infine, in locali dove i vari piatti realizzati vengono commercializzati al minuto, come nelle gastronomie. Sono tutti locali a scopo di lucro, e si diversificano ulteriormente per la tipologia di servizio offerto.

Ristorazione collettiva, industriale e sociale

È quella normalmente destinata a rifocillare grandi gruppi di persone, con piatti non particolarmente elaborati che spesso vengono realizzati in un centro di produzione dei pasti lontano dalla sala in cui vengono serviti. È caratteristica delle mense aziendali, scolastiche e universitarie, di quelle assistenziali così come della ristorazione ospedaliera o sociale. Di solito il prezzo è contenuto: offrendo un servizio a una clientela specifica, si può contare su un elevato numero di adesioni che abbatte i costi.

CUOCHI STORICI

Alcuni nomi di protagonisti della cultura culinaria sono rimasti nella storia dell’evoluzione della figura del cuoco. È importante conoscerli, per ritrovare la radici storiche di questa professione.

Marco Gavio Apicio (25 a.C.-37 d.C.), celebre cuoco romano, viene ricordato perché è l’autore del De re coquinaria, il primo ricettario della storia della gastronomia.
François Vatel (1631-1671), maestro di cerimonia di Luigi II di Borbone-Condé, inventò la crema chantilly (p. 311).
Auguste Escoffier (1846-1935), oltre a scrivere numerosi libri di cucina, ha standardizzato la realizzazione del menu e ha introdotto la brigata di cucina (p. 14).
Paul Bocuse (1926) e Gualtiero Marchesi (1930) vanno ricordati come i portabandiera della Nouvelle cuisine (nuova cucina) sviluppatasi a partire dagli anni Settanta del XX secolo.
Ferran Adrià (1962) è l’inventore della cucina molecolare.

Catering e banqueting

È la cucina spesso più raffinata della ristorazione collettiva, ma destinata anch’essa a rifocillare gruppi di persone piuttosto numerosi come quelli che si trovano nelle navi da crociera, negli aerei, nei ricevimenti importanti o nei banchetti. Spesso la preparazione di singoli piatti o di vassoi per il buffet viene eseguita in un centro di produzione e il cibo viene poi trasportato nel luogo in cui viene servito.
Spesso le aziende di catering e banqueting si occupano anche di individuare la location del ricevimento e di allestire e organizzare il servizio anche in ambienti esterni.

Servizi di consulenza

Un bravo cuoco può dedicarsi anche ad attività di consulenza sia per ristoranti e alberghi, sia per l’industria alimentare.

Insegnamento

Infine, ma non ultima, l’attività di insegnamento. Si può insegnare enogastronomia negli Istituti Professionali Alberghieri (il nuovo indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”), nei Centri di Formazione Professionale, nelle scuole private di cucina, o tenere corsi di cucina dimostrativa in aziende alimentari o di attrezzature, così come organizzare corsi privati.

NORME DI COMPORTAMENTO

Se volete essere bravi aspiranti-cuoco dovete rispettare una serie di norme basilari di comportamento:

1. non arrivate mai tardi al lavoro;
2. prestate sempre la massima cura all’igiene personale;
3. fate sempre la massima attenzione quando vi muovete nel laboratorio di cucina, soprattutto se vi spostate con in mano coltelli o pentole bollenti;
4. manovrate le diverse attrezzature rispettando tutte le norme di sicurezza;
5. rispettate chi ha più esperienza;
6. evitate sprechi di tempo e di materie prime;
7. rispettate le regole dell’azienda
8. evitate di indossare gioielli o piercing o di mostrare tatuaggi: questa è una regola igienica, ma non solo, infatti, il cuoco moderno non è più relegato dietro le quinte di un ristorante, ma spesso ha contatti con la clientela; l’immagine che trasmette a chi non lo conosce dev’essere sempre quella più professionale.

Il nuovo Sarò Chef
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