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Tra i vari reperti ritrovati nelle tombe etrusche spiccano per importanza i sarcofagi – in terracotta o pietra – che servivano a contenere le ceneri dei defunti. Uno dei meglio conservati è il Sarcofago degli Sposi, proveniente dalla necropoli di Cerveteri: realizzato in terracotta, è composto da due parti, una superiore e una inferiore. Nella prima sono rappresentati i due sposi semisdraiati: essi hanno le gambe distese sul triclinio e tengono il busto sollevato poggiandosi su un braccio.
I volti somigliano alle sculture tipiche della scultura greca arcaica, soprattutto nel sorriso e nell’acconciatura, resa – per entrambi i personaggi – con piccole trecce geometriche che scendono rigide sulle spalle.
La moglie indossa un copricapo e degli orecchini; il suo corpo è coperto da un panneggio che crea delle pieghe sui fianchi, mentre il marito si presenta a torso nudo. Il panneggio lascia scoperti i piedi di entrambi i personaggi.
La parte inferiore del sarcofago, arricchita di decorazioni geometriche, è invece costituita dalla struttura del letto sopra il quale è posto il materasso, che si piega seguendo il corpo degli sposi, e ci fa intuire la sua morbidezza.