Fidia

L’ARTE GRECA

Fidia

Fidia, vissuto nel V secolo a.C., è considerato lo scultore più importante dell’antica Grecia e il punto di riferimento più celebre dell’arte classica. Tuttavia le sue due opere più note non sono arrivate fino a noi: sono la statua di Atena Parthènos per il Partenone, e la statua di Zeus per il tempio del dio a Olimpia. Si trattava di sculture colossali (alte circa 12 metri) crisoelefantine, realizzate cioè con una struttura di legno ricoperta di oro e di avorio, e rivestita di tessuti preziosi.

Un’Atena colossale per il Partenone

La statua di Atena Parthènos ci è nota solo attraverso copie romane in marmo di dimensione ridotta (1). La dea è rappresentata in piedi, con il peplo e l’ègida, una specie di corta corazza di pelle con al centro la testa di una Gorgone (mostro mitologico con serpenti per capelli). Nella mano destra tiene una statuetta di Nike, la dea alata della Vittoria, e poggia la sinistra sullo scudo. L’elmo è sormontato da una sfinge, antico simbolo di regalità, e da due cavalli alati.

Il panneggio bagnato: un pezzo di bravura

Come abbiamo visto, a Fidia fu affidato il compito di decorare il Partenone. Da qui provengono, anche se in frammenti, le uniche opere originali dello scultore che oggi possiamo ammirare.
Nelle figure femminili scolpite nel marmo del tempio sorprendentemente si percepisce il movimento del corpo sotto le pieghe del tessuto. La tecnica chiamata del “panneggio bagnato” fa sì che la stoffa leggera degli abiti sembri aderire ai corpi delle dee come se fosse, appunto, bagnata: lo si può osservare, per esempio, nel gruppo di statue del frontone orientale (2). Questo consente di evidenziare l’anatomia dei corpi, anche se coperti da vestiti, e di creare un effetto di chiaroscuro che rende più realistiche le figure.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni