Tante póleis, una sola cultura
La civiltà greca nasce all’inizio del I millennio a.C. dalla fusione dei Dori, migrati dal Medio Oriente, con alcune delle popolazioni che si erano stabilite sulle coste del Mar Egeo.
I Greci inizialmente occupano i territori del Peloponneso, dell’Asia Minore e delle Isole Cicladi, poi si espandono fino a raggiungere e colonizzare i territori del Sud Italia, per questo chiamati Magna Grecia.
La nascita della civiltà greca coincide con il passaggio da una società chiusa – il clan, i cui membri discendono da un unico capostipite – alle póleis (plurale di pólis), città-stato politicamente autonome. Ognuna di esse ha una propria moneta e un proprio esercito, ma si sente parte di una stessa comunità, con le stesse origini e la stessa lingua.
Per questo, in caso di necessità, le póleis sono pronte ad allearsi contro i nemici stranieri, lasciando da parte le lotte che spesso le vedono schierate una contro l’altra. Celebre è la rivalità tra le due potenti città di Sparta e Atene.
Sparta è dominata da un’oligarchia (il governo di pochi), mentre Atene è uno stato democratico, cioè controllato dal popolo. Quest’ultima diventerà il centro greco più importante e rappresenterà il modello sociale, culturale e politico a cui molte altre póleis si ispireranno.