L’ARTE GRECA >> L’arte micenea

     analisi d’opera attiva

Arte micenea

I tesori dei corredi funerari

Leggi il testo, osserva le immagini e rispondi alle domande.

Tra i manufatti ritrovati nei corredi funerari delle tombe micenee spiccano le maschere d’oro che venivano poste dai familiari sul volto dei defunti e ne riproducevano i tratti. Queste maschere erano lavorate a sbalzo, cioè realizzate battendo il metallo dall’interno con dei martelletti. La più celebre (in alto) fu ritrovata da Heinrich Schliemann, l’archeologo che riportò alla luce Micene. Egli pensò erroneamente che si trattasse del volto di un leggendario re greco cantato da Omero, Agamennone, mentre oggi sappiamo che non è così.


  • Il volto della cosiddetta Maschera di Agamennone è raffigurato in modo realistico?
  • Come vengono rappresentati gli occhi?
  • Da che cosa si capisce che il personaggio rappresentato è un uomo?
  • Quale tecnica è stata utilizzata per realizzare questa maschera?

L’autenticità della Maschera di Agamennone è stata messa in discussione nel corso del tempo perché la sua raffinatezza si distingue nettamente dalle altre maschere rinvenute, che sono caratterizzate da tratti molto meno definiti. In particolare, l’arricciatura dei baffi sembra più tipica della moda dell’Ottocento che dell’antichità. Osserva infatti la maschera a fianco.


  • Quale forma ha?
  • Presenta una superficie levigata o no?
  • Come sono rappresentati i particolari del volto? Si distinguono capelli e barba?
Competenze

Traccia un rettangolo di 10 x 28 cm. All’interno di questo spazio disegna una greca. Prendi una lastra sottile di rame e riproduci sul lato argentato il disegno. Ripassalo creando con l’apposito strumento lo sbalzo, e avvolgi la lastra attorno a un bicchiere: hai ricreato un prezioso oggetto antico!

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni