In pace: i Cretesi e le città-palazzo
Nel III millennio a.C. sulle rive del Mar Egeo fioriscono la civiltà cretese e quella micenea, che a loro volta porteranno alla nascita di quella greca.
La civiltà cretese ha origine sull’isola di Creta e risale all’Età del bronzo: sboccia intorno al 2600 a.C. e termina nel 1200 a.C. circa. Viene chiamata anche minoica, dal nome del mitico re Minosse che pare regnasse sull’isola in tempi remoti.
I Cretesi sono un popolo pacifico, dedito al commercio via mare e alla pesca; le loro città sono prive di mura e sono concepite come un immenso spazio aperto in armonia con la natura circostante: è il mare a costituire l’unico sistema difensivo.
Il re e la sua corte vivono in grandi palazzi, che per le loro dimensioni sono detti “città-palazzo”. Questi sono interamente decorati con pitture parietali che spesso hanno come soggetto il mare e tutto ciò che gli è connesso, a dimostrazione della sua importanza per la vita dei Cretesi. A partire dal 1600 a.C. l’isola, dopo aver subito una serie di catastrofi naturali, viene assoggettata dalla potenza dei Micenei.