L’ARTE CONTEMPORANEA

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Renzo Piano

Il Centro culturale Tjibaou

LA STORIA

Renzo Piano è uno dei più importanti architetti contemporanei. Dagli anni Settanta progetta, in ogni parte del mondo, raffinate e moderne strutture per teatri, musei, banche, aeroporti, stadi, istituzioni culturali: veri e propri monumenti d’avanguardia nei quali abbina la bellezza, la funzionalità – attraverso la scelta delle tecnologie e dei materiali più appropriati – e una grande attenzione all’integrazione con l’ambiente.

IL SOGGETTO

Il Centro culturale Jean-Marie Tjibaou si sviluppa su di una piccola penisola affacciata sull’Oceano Pacifico, caratterizzata da una folta vegetazione; è concepito come un villaggio, con una serie di edifici che richiamano le capanne tradizionali delle popolazioni locali.

L’opera racconta

Il complesso è composto da dieci edifici, divisi in tre gruppi, che hanno la stessa forma ma dimensioni differenti a seconda della funzione che svolgono: il primo gruppo ospita una mostra permanente e locali adibiti alla ristorazione; nel secondo si trovano uffici e una biblioteca; nel terzo sono collocati spazi adibiti alle attività ricreative.

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Gli edifici – collegati tra loro da un percorso pedonale coperto e immerso nella natura – hanno pianta circolare e si integrano perfettamente nell’ambiente perché rivestiti con sottili listelli di iroco, legno locale particolarmente resistente all’umidità, di lunghezze diverse e collocati in modo da formare una griglia geometrica. I listelli ricordano le canne di un organo, e come uno strumento musicale vibrano sotto l’azione di venti provenienti dall’oceano Pacifico, producendo un suono simile al fruscio delle fronde degli alberi.

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I listelli verticali assumono un profilo leggermente arcuato e avvolgono gli edifici creando una “forma a guscio” che ricorda anche simbolicamente un involucro protettivo. Inoltre, sono più alti in corrispondenza della “facciata principale”, cioè il lato in cui è posto l’ingresso, e diminuiscono in altezza a mano a mano che si dispongono intorno al perimetro, così che il più alto e il più basso vengono a trovarsi nei punti opposti del diametro della circonferenza di base. Questo gioco di altezze fa sì che le capanne si armonizzino ancor meglio con la natura circostante.

Renzo Piano con questo progetto dimostra come il dialogo tra natura e architettura sia possibile, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle tradizioni di ogni luogo, realizzando così la sua concezione dell’abitare nel mondo.

 

Il filo dell’arte - volume B
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Dalla Preistoria ai nostri giorni